La faccenda risale al 20 giugno 2014. Il ragazzo in questione aveva chiamato il 118 fingendo di essere Gianni Morandi.
Parlando con un operatore aveva segnalato la presenza di un uomo accasciato a terra e con il corpo sanguinante davanti a lui.
Per telefono, raccontando di essere il noto cantautore in vacanza a Lecce, aveva poi descritto accuratamente la scena. Stando alle dichiarazioni del 118, aveva fatto credere di aver di fronte a sé una vittima di aggressione, in via Falcone a Copertino. Una circostanza che all’arrivo dei soccorritori si è poi rivelata infondata.
Dopo di ciò, è stato configurato il reato di procurato allarme, ma il 26enne, difeso dall’avvocato Angelo Daniele Vetrugno, è stato poi assolto dal giudice De Benedictis che ne ha riconosciuto l’infermità mentale.