Oltre a rilevare i semplici dati numerici, l’Osservatorio ha descritto quali sarebbero le motivazioni alla base di tali dinamiche e scelte delle stesse organizzazioni bancarie.
Infatti, dietro al sempre minor numero delle filiali “La necessità di tagliare i costi – spiega Stasi, responsabile dell’Osservatorio – ha spinto molti istituti bancari a rivedere la propria rete di sportelli, ridimensionando la propria presenza nel Salento.” Una razionalizzazione quindi, dovuta anche a un trend: “Negli ultimi anni – sottolinea Stasi – si sono moltiplicati gli sportelli automatici (in inglese automated teller machine o ATM), per non parlare delle innumerevoli carte di credito e di debito (bancomat) oggi in circolazione”. Tutto ciò, assieme all’utilizzo, sempre più largo, delle nuove tecnologiche, come smartphone e tablet.
Nel Salento, rispetto al 2016, lo scorso anno sono stati chiusi sei sportelli bancari, che oggi si attestano a 235. Nello specifico, dall’Osservatorio, si apprende che almeno per Monteroni le filiali non sono state ridotte. Difatti, gli sportelli restano ancora nel numero di tre unità.
E’ sempre dal documento redatto dall’ Osservatorio economico che si apprende quale sia la variazione di depositi e prestiti. Così, nel confronto tra i due fondi, la quantità si attesta sbilanciata, a favore degli impieghi, per una cifra intorno ai 450 mila euro.
Per Monteroni, invece, si rileva l’esatto contrario. Infatti, i depositi risultano maggiori dei prestiti. Quest’ultimi, tra l’altro, diminuiti di circa mille euro nel 2017. Rispetto al 2016, si può così osservare, dallo studio di Davide Stasi, come i depositi si attestino intorno ai 35 mila euro.
Così, se sul territorio di Monteroni il numero di filiali resta invariato e i depositi bancari aumentano, si rileva una flessione solo per prestiti a persone fisiche ed imprese.