Riapre il parco di via Gramsci. Nel nome di Marco Bisconti, “caduto al servizio della Patria”

Inaugurato il nuovo parco che sorge tra via de Gasperi e via Gramsci. Con la riapertura al pubblico, s’è svolta anche la cerimonia di intitolazione in memoria del giovane militare Marco Bisconti, di Monteroni, scomparso 11 anni fa.

Il parco di via Gramsci è, dunque, finalmente pronto: è stato inaugurato questa mattina alla presenza di bambini e scolaresche e porterà il nome del Caporale dell’esercito Marco Bisconti. In onore, dunque, del monteronese che il 22 giugno del 2006 morì, a soli 22 anni, a causa di un tragico incidente che si verificò durante un’esercitazione militare al poligono di tiro della Scuola di Cavalleria di “Torre Veneri”, a Lecce.

“Caduto al servizio della Patria”, come evidenzia la targa di dedicazione.

E durante la cerimonia, picchetto d’onore e le massime autorità militari del territorio. Presenti poi il sindaco e i genitori di Marco, che hanno ricordato il figlio con una lettera struggente. Con loro anche familiari, amici e commilitoni dello sfortunato militare monteronese.

Cancelli di nuovo aperti quindi per la villetta di via Gramsci, recuperata e riqualificata anche con giostre per bambini e arredi. 

“Il parco attrezzato di via Gramsci, oggi una bella struttura pubblica, un polmone verde per anni abbandonato, è stato restituito alla comunità. Grazie alla ferma volontà della nostra amministrazione, che con il taglio dell’indennità - afferma il sindaco Angelina Storino - ha contribuito alla realizzazione di questa nuova area verde, è stato ufficialmente consegnato all’intera cittadinanza un nuovo spazio dove trascorrere momenti di distensione, di tranquillità ed intrattenimento con l’augurio che diventi un luogo ideale d’incontro sociale. L’inaugurazione del parco è avvenuta contestualmente alla sua intitolazione. Il parco porterà il nome del nostro compianto concittadino, Marco Bisconti, che ha tragicamente perso la vita nel pieno esercizio del suo dovere. L’amministrazione - spiega il primo cittadino - ha fortemente voluto tale intitolazione non solo come doveroso atto di commemorazione, ma anche come gesto di futura memoria per tutti i bambini e ragazzi che frequenteranno il parco, consegnando loro una significativa eredità morale, ossia quella di una giovane vita dedita al lavoro, al dovere, all’altruismo”.

Esattamente un anno fa, il Comune aveva deliberato a favore della proposta di dare un nome ad alcuni luoghi per dare lustro a figure locali per le quali si è mossa anche la volontà popolare per il riconoscimento del loro valore civile, morale e culturale. E presto verranno “battezzate” anche tre altre zone: il parco di via del Mare al fante Antonio Quarta, il Largo tra via D’Arpe e via Roma al sacerdote don Antonio Mocavero e la villa di via Fiume al sacerdote don Carmelo Martino (LEGGI ARTICOLO).

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