Alcuni la chiamano “cyber generation”, altri “generazione 3.0”. Proprio così. Perché quella “2.0” dei primi anni 2000 è già cosa vecchia. E quindi via la playstation, il tamagotchi, il nintendo, l’ipod e spazio al web, Youtube, Instagram ed i gameplay. Roba all’avanguardia insomma, che non ci ha messo molto per entrare negli interessi dei ragazzi.
Non è un caso, infatti, se negli ultimi 6-7 anni i giovani abbiano deciso di dedicare gran parte del loro tempo dinanzi a ciò. Parliamo della nuova frontiera del divertimento: virtuale, veloce e interattiva. Ed è proprio così che nasce “iFins”: il progetto di sei giovani ragazzi monteronesi di 13 anni, mirato a scalare tutte le classifiche nazionali.
Il loro canale Youtube conta già 83 iscritti. Ottenuti con grande fatica e tanta dedizione. Tra i loro prodotti audiovisivi figurano tutorial di videogiochi, gameplay, clip musicali e tanto altro.
In pratica, un utile mezzo di comunicazione per dar voce alle loro idee. Alessandro Quarta, Federico Cucurachi, Paolo Imbriani, Matteo Preite, Simone Petruzzi, Alessandro Ianne sono i nomi dei giovani creativi. Tutti quanti compagni di classe presso l’istituto Comprensivo II Polo.
Tanto talento diviso tra chi si occupa di grafica, di montaggio e registrazione. Competenze che circa mezzo secolo fa erano in possesso soltanto dei più esperti informatici, ma che oggi non è più difficile trovare tra le abilità di semplici tredicenni. Per festeggiare il primo anno dell’iniziativa hanno deciso di sfiorare ogni record, registrando in diretta per 72 ore. Un’impresa difficile ma non impossibile. I ragazzi, temerari e coraggiosi, si son infatti organizzati bene: 4 ore di gioco e 4 di sonno. A turni, hanno deciso di dividere il tempo in questo modo. Sempre così, per tutto il giorno e la notte.
Con una webcam pronta a riprendere la loro avventura. Visibilmente stanchi dopo la prima nottata, hanno dichiarato di voler portare a termine il loro obiettivo. Il timer impresso sul loro computer non smetterà di ticchettare prima di un altro giorno e mezzo. Ma c’è dell’altro: i ragazzi, infatti, fanno sapere che con questa loro impresa, rischiano di abbattere il muro del record italiano delle 48 ore “live” siglato da “Raziel Gamer”. In pratica, rimanendo attivi per più di due giorni, salirebbero sul gradino più alto del podio delle dirette più lunghe di “YouTube Italia”. Non male.
E l’ingegnere Antonio Quarta (papà di uno dei ragazzi), che volentieri ha deciso di ospitarli nella sua casa in campagna ha commentato così: “E’ incredibile la forza di volontà di questi giovani. Alla loro età son capaci di manovrare attrezzature e piattaforme ultra tecnologiche. Saranno i futuri comunicatori. Bisogna incentivare le loro iniziative. E poi sono tutti bravi ragazzi, vanno bene a scuola e danno soddisfazione in tutti i campi. Siamo orgogliosi di loro”. Nel frattempo per chi volesse dare un’occhiata alleghiamo il link del loro “live”. Saranno in onda per altri due giorni circa. Ininterrottamente. Per seguire tutte le altre iniziative sarà necessario iscriversi al loro canale Youtube.