Perugia è quella salita piacevole da percorrere. E’ il vicoletto inaspettato sul corso principale, il verde che batte il grigiore delle metropoli. Ma anche un borgo dall'atmosfera molto spirituale. Un luogo fantastico, che si sposa perfettamente con le caratteristiche del festival. 5 giorni, 250 eventi (tra incontri, dibattiti, talk, interviste, documentari, film, workshop, serate teatrali) e più di 600 speakers provenienti da 44 nazioni diverse. Tutto organizzato in maniera perfetta. Maniacale. IJF è una grande newsroom mondiale, che produce un’immagine del presente in tempo reale, dove professionisti e non, hanno la possibilità di incontrarsi e fare giornalismo, costruendo un ricco e complesso racconto a più voci del mondo. Un evento che si trasforma in una vera opportunità, di questi tempi, per una regione come l’Umbria, ancora alle prese con le faccende legate al terremoto. L’occasione ideale per arricchire il proprio panorama culturale. Il luogo giusto per farsi trasportare. Ecco una brevissima sintesi di alcuni convegni ai quali ho preso parte.
Pierluigi Pardo, la lunga notte di Tiki Taka. Pardo è esattamente quello che ti aspetti. Un mix di simpatia e bravura che ha pochi rivali in questo campo. Il giornalismo sportivo contaminato dall’ironia. Fisico imponente, portamento da conduttore. Sentire la telecronaca in diretta dei quarti di finale di Coppa Italia tra Napoli-Juventus è stata un’esperienza che porterò con me tutta la vita. Descrivere una giocata, un'azione, una situazione di gioco non è per niente facile. Un cabarettista prestato al giornalismo verrebbe da dire. La partita termina 3 a 2 per il Napoli, ma passa la Juve. La serata è finita. Cerco di farmi spazio tra la folla, mi avvicino a lui e gli chiedo una foto. Subito dopo gli sussurro: “Lei non lo sa, ma provengo da Monteroni, il paese che ha dato i natali a Graziano Pellè”, lui mi risponde: “e lo dici pure in giro?”.
Lirio Abbate, Carminati ed il caveau dei misteri d’Italia. Coraggio da vendere. Lirio Abbate atterra a Perugia per insegnare a noi giovani aspiranti alcuni segreti del giornalismo investigativo. Per farlo ci porta in esempio il suo maggiore trionfo in questo campo. Nel 2012, infatti, con un’inchiesta giornalistica su “L’Espresso” scopre, due anni prima dell’azione giudiziaria, la presenza a Roma di intrecci che sarebbero poi stati oggetto dell’indagine denominata “Mafia Capitale”. Svelando per primo il potere del clan di Massimo Carminati, il quale inizierà a minacciarlo seriamente, come emerge dalle intercettazioni effettuate dai carabinieri del Ros. Abbate ci spiega le origini del tutto, iniziando dal furto dei documenti del caveau romano. Analizza passo per passo, ricostruisce per noi tutto il suo ragionamento. A fine convegno ci presenta il suo nuovo libro, “La Lista”, che racconta il potere di Massimo Carminati attraverso le sue indagini. Conclude così: “Vorrei che la gente continuasse a dare fiducia ai giornalisti, perché sono essenziali dal punto di vista investigativo. Rivolgo un ultimo pensiero a tutti coloro che continuano a subire minacce per il loro lavoro”.
Giovanni Floris, quella notte sono io. Un po' forzato, ma tutto sommato interessante. Floris in questo panel dà l’impressione di essere venuto a Perugia solo per promuovere il proprio libro. “Quella notte sono io” è un libro che parla di bullismo e di diversità. Tuttavia, i temi portati in discussione si dimostrato interessanti e molto educativi, anche in vista dei tanti ragazzi di scuola media e superiore presenti in sala. Le parole di Floris colpiscono fin da subito il pubblico, che gli fa spesso e volentieri delle domande. Ed infine conclude così tra gli applausi :"il bullo vince nel breve periodo e perde in quello medio-lungo. Non abbiate paura di denunciare" .
Roberto Giacobbo, premio giornalistico internazionale “Raccontami l’Umbria”. Tra i miei preferiti. Si presenta a Perugia per ritirare un ambitissimo premio grazie ad un reportage su Orvieto, inserito nel suo noto programma Rai “Voyager”. Decide di devolvere il denaro (messo in palio dagli organizzatori) a favore di un’associazione per la costruzione dei pozzi in Africa. La ciliegina sulla torta. Anche qui come da tradizione preparo il telefono per immortalarmi insieme a lui. Dopo di ciò rimango addirittura un paio di minuti a parlarci, continuando a complimentarmi per i suoi lavori. Una persona disponibile e davvero umile.
Emiliano Fittipaldi, da Vaticano a Raggi: le inchieste sul potere. “C’è ancora una fetta in questo Paese che vuole sapere la verità”. Fittipaldi esordisce così. A mio avviso uno dei più interessanti ed importanti eventi del festival per contenuti. Inizia raccontandoci gli scandali del Vaticano, compreso il famoso caso “Chaoquoi”, che conosciamo bene. Tutti temi presenti nel suo libro “Avarizia”. Che in Vaticano alligni il vizio dell’avarizia è stato spesso denunciato, da Dante alle pagine di cronaca di oggi. Fittipaldi, grazie ad un’attenta documentazione è stato in grado di tracciare le prime mappe dell’impero finanziario della Chiesa, in un’inchiesta fondata su fonti interne alla curia, con lo scopo di fotografare un momento cruciale della storia vaticana. Dopo di che passa sulla sponda “Virginia Raggi”, per raccontarci i retroscena della notizia riguardante lo scandalo Raffaele Marra: il fedelissimo della sindaca Raggi che quando era direttore del Patrimonio e della Casa del Campidoglio in quota Alemanno, comprò un attico di lusso dal gruppo Sergio Scarpellini, ottenendo uno sconto di quasi mezzo milione di euro rispetto ai prezzi del mercato. Di sicuro comprerò il suo ultimo libro.
Dino Giarrusso, Yemen: il costo umano di una guerra dimenticata. In Yemen si vive alla giornata. Un giorno sei vivo, l’altro sei morto. Il convegno in collaborazione con “Medici senza frontiere” mostra una realtà molto diversa da quella a cui siamo abituati. Dino Giarrusso, noto giornalista de “Le Iene” tramite le sue inchieste lanciate nel programma di “Italia 1” ha scoperto un intreccio economico non così scontato. Ebbene sì, la nostra nazione fornisce direttamente le armi alle coalizioni dell’Arabia Saudita e contribuisce indirettamente alla guerra. Il tutto è stato celato, nascosto ed ignorato, finché non sono state trovate delle bombe inesplose con il numero di telaio della fabbrica sarda in questione. La faccenda si sviluppa sul filo legale, per spiegare al pubblico l’illecito dei fatti. Soprattutto poi, se si decidere di prendere in esame i principi fondamentali della nostra Costituzione. Davvero interessante e significativo. Giarrusso promosso a pieni voti.
Lercio e l’era della post-falsità. Simpaticissimi. D’altronde una redazione del genere non poteva avere degli autori di tale carattere. Andrea Michelotto di Lercio inizia così: “Dobbiamo dare una comunicazione di servizio. E’ stato rimandato il panel di Marco Travaglio previsto per questa sera. Si è fatto male cadendo dal suo piedistallo” e conquista fin da subito il pubblico. “Lercio.it”, per chi non lo sapesse, è un sito satirico italiano di fictional news, ovvero false notizie di taglio umoristico, comico e grottesco, che vanno verso gli articoli tipici della stampa sensazionalistica. Riscuote un grosso successo fin da subito, diventando ad oggi uno dei siti web più cliccati di sempre in Italia. Geniali, geniali ed ancora geniali.
Questo e tanto altro. Non basterebbero pagine e pagine. Mi fermo qui, con la speranza di non avervi annoiato. Rimane solo il rammarico per non aver preso parte ai panel di Milena Gabanelli, Enrico Mentana, Roberto Saviano, Diego Bianchi e quelli dedicati a Giulio Regeni per via del mio rientro anticipato. Tutto sommato posso ritenermi veramente soddisfatto. Respirare l’aria di un ambiente giornalistico e conoscere tanti altri aspiranti colleghi come te, ti fa capire quanto ci sia ancora da lavorare e da apprendere. Lascio infatti il festival con un’unica certezza: il ritorno per la prossima edizione.