il fantoccio tipico del costume popolare raffigurante una vecchia signora, decrepita e vestita di nero, che simboleggia l’inizio della Quaresima, della penitenza e del digiuno. Come ogni anno, infatti, la quaremma è stata esposta in via Zara, fin dal mercoledì delle Ceneri, appesa ad un filo tra un balcone e l’altro.
Una antichissima usanza popolare, tra folclore e leggenda, che culmina proprio in occasione dell’inizio del triduo che porterà alla domenica di Resurrezione, radunando come al solito numerose persone, anche e soprattutto tantissimi ragazzi affascinati da questo rito.
Il fantoccio viene realizzato cucendo vecchie stoffe. Una tradizione trasmessa di generazione in generazione e che rivive ogni anno, carica di significati e di sempre nuove emozioni, grazie all’impegno di un gruppo di signore del quartiere: in prima linea Teresa Alemanno e Paola Linciano.
Ieri sera dunque è andata in scena la 17esima edizione della “signora” quaremma (quella di via Zara è l’unica rimasta in quel di Monteroni) che quest’anno però si è dimostrata piuttosto dispettosa, lasciandosi incendiare con qualche difficoltà.
Ma alla fine le fiamme hanno preso il sopravvento, tra l’allegria generale e gli applausi del pubblico. Proprio il fuoco simboleggia l’inizio del periodo della purificazione e della salvezza, l’inizio di un tempo nuovo, quello pasquale. Dopo il rito, poi, degustazione di “polpette” e prodotti pasquali realizzati dalle signore del vicinato.