che verrebbe attivata con il contributo dell’Università del Salento, dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e dell’Università di Foggia.
L’incontro di lunedì vuole essere un momento di confronto e consultazione con tutti i “portatori di interesse” (i rappresentanti di imprese del territorio nei settori della produzione agro-alimentare, in particolare vitivinicola, delle Istituzioni pubbliche, degli Ordini professionali e delle Associazioni di categoria), che potranno presentare le proprie esigenze e visioni di contesto, in modo da meglio definire gli obiettivi in relazione alla “domanda di formazione” da parte del settore vitivinicolo e del comparto agro-alimentare e individuare il profilo professionale e gli sbocchi occupazionali. I presenti potranno manifestare la disponibilità a ospitare studenti in tirocinio formativo.
Il percorso formativo, articolato in un triennio (con un primo anno riservato alle conoscenze di base e gli anni successivi incentrati sulle discipline della difesa delle produzioni agrarie e dell’economia e gestione delle imprese agrarie, della viticoltura ed enologia e del diritto), intende formare la figura dell’enologo. Promosso dal Dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche e ambientali dell’Università del Salento, il corso sarebbe l’unico in Puglia con sede a Lecce.
Nel corso dell’incontro di lunedì, dopo i saluti dei Rettori dell’Università degli Studi di Foggia, dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e dell’Università del Salento, sono in programma gli interventi del prof. Agostino Sevi, Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie degli Alimenti e dell’Ambiente, Università di Foggia; del prof. Giacomo Scarascia Mugnozza, Direttore del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; del prof. Teodoro Miano, Direttore del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (DiSSPA) - Università di Bari “Aldo Moro” e del prof. Luigi De Bellis, Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali, Università del Salento.
Si tratta appunto di una proposta che, ottimizzata anche grazie ai contributi dei “portatori di interesse”, sarà portata all’attenzione degli Organi di governo d’Ateneo per l’eventuale approvazione.