Una rete internazionale che si occuperà di ricerca e di mobilità dei ricercatori sui temi della tecnologia, dell’innovazione e dell’imprenditorialità nell’Asia Orientale: l’ha promossa il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, mettendo assieme undici strutture di ricerca tra Italia, Spagna, Marocco e Giappone. Hanno aderito all’accordo: Centre for Knowledge and Innovation, Colegio Universitario de Estudios Financieros (Madrid, Spagna); China Center, Università di Macerata; Culture and Social Cognitive Neuroscience Laboratory, Department of Psychology, Peking University (Pechino, Cina); Department of Business Administration, Business School, Sun Yat-Sen University, (Guangzhou, Cina); Dipartimento di Economia e Management, Università di Ferrara; Faculty of Engineering, Kyushu Institute of Technology (Kitakyushu, Giappone); Research Center of Chinese Corporate Strategic Management, South China University of Technology (Guangzhou, Cina); Research Center of Chinese Innovation and Entrepreneurship, University of Chinese Academy of Sciences (Pechino, Cina); School of Humanities and Social Sciences, Al Akhawayn University in Ifrane (Ifrane, Marocco); School of Management, Jinan University (Guangzhou, Cina).
Tra i risultati del progetto “7PQ ENTICE - Explaining the Nature of Technological Innovation in Chinese Enterprises”, la rete è stata creata «secondo una logica multi-disciplinare», spiega Claudio Petti, promotore e coordinatore scientifico dell’accordo, «e si propone di favorire la circolazione di ricercatori e studenti attraverso progetti integrati di ricerca e mobilità su tematiche di interesse congiunto, di cui potranno giovare anche i reciproci tessuti produttivi locali. Il partenariato, infatti, coinvolge strutture di ricerca che si occupano di tematiche dall’ingegneria all’economia e alla gestione aziendale, passando per la psicologia e le neuroscienze fino alle scienze sociali. Si moltiplicheranno così le possibilità di scambio e lavoro congiunto di tutti i ricercatori e studenti dei partner aderenti alla rete, in primis quelli di Ingegneria, e crediamo si renderà più semplice e immediata la presentazione di progetti congiunti su fondi europei e nazionali».