L’educazione affettivo-emotiva a scuola, al via lo sportello-ascolto per ragazzi e famiglie

Ha preso il via, presso l’istituto comprensivo Secondo Polo di Monteroni “Vittorio Bodini”, guidato dalla dirigente Lory Natale, un percorso di educazione affettivo-emotiva per prevenire il disagio giovanile.

Il progetto è patrocinato dal Comune, in collaborazione con l’Istituto, ed è coordinato dal dottor Andrea Bortone, psicopedagogista, counselor e mediatore familiare.

E all’interno di questo percorso, destinato agli studenti di seconda e terza media del secondo polo e ai loro genitori, si inserisce lo sportello psicopedagogico di “Ascolto e counseling” per il benessere personale, scolastico e familiare

Il servizio - che prende il via in questi giorni con la ripresa delle lezioni dopo le festività natalizie - è attivo ogni martedì (dalle 9 alle 10.30) e giovedì (dalle 9 alle 11), presso la scuola di via Vetta d’Italia (per gli studenti) e nel plesso di via Montello (per i genitori). 

Al servizio si accede tramite richiesta scritta. La richiesta dovrà essere inserita nella posta-contenitore presente in ogni classe. L’attività di sportello sarà effettuata, nella massima riservatezza, esclusivamente dall’esperto. L'appuntamento, che dovrà essere concordato, avrà la durata di 30 minuti circa. E ogni studente avrà diritto ad un massimo di cinque incontri. Il servizio è rivolto anche ai genitori, in termini di supporto psico-educativo nel rapporto con i figli che crescono.

L’incontro preliminare con i ragazzi si è tenuto prima di Natale.

Il percorso di educazione Emotivo-Affettiva - spiega Bortone - fa parte di un progetto di più ampio respiro: l’obiettivo è prevenire il disagio giovanile, attraverso la promozione del benessere psicologico individuale, familiare e scolastico. Durante il primo incontro, i ragazzi sono stati guidati alla presa di consapevolezza degli schemi cognitivi che si possono attivare nella mente, in momenti di sofferenza, difficoltà affettive e comportamenti disfunzionali. Gli studenti sono stati protagonisti di una discussione ed hanno potuto dedurre come si possa essere padroni del proprio destino emozionale utilizzando strategie di metacognizione, ovvero esaminando i propri pensieri in modo critico”.  

Il percorso, intanto, si articolerà in tre parti: “In primo luogo si cercherà di aiutare il ragazzo a prendere consapevolezza dell'insorgere di uno stato d'animo negativo; dopo di che si passerà ad identificare il rapporto esistente fra modo di sentirsi e modo di pensare. Infine, si cercherà di aiutare il bambino - evidenzia il dottore Bortone - ad intervenire su quei meccanismi mentali che sono alla base di emozioni disfunzionali, operando una trasformazione all’interno della propria mente: ciò che in termini tecnici viene chiamata ristrutturazione cognitiva”.

Il servizio di sportello “Ascolto e counseling” è gratuito e si pone tra gli obiettivi anche quello di aiutare gli studenti a riconoscere quegli schemi cognitivi causa di sofferenza, i fattori di disagio, a potenziare l'autostima, a migliorare le modalità di gestione delle emozioni e delle relazioni. E poi a imparare a gestire eventuali atteggiamenti di prevaricazione, a prevenire il bullismo, a imparare ad esprimere i sentimenti e i vissuti in maniera chiara ed assertiva, prevenendo la dipendenza affettiva.

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