La dirigente Loredana Signore ha conseguito la maturità al Liceo Classico, successivamente la Laurea in Giurisprudenza con lode presso l’Università degli studi di Bari. È stata docente di discipline giuridico – economiche con particolare interesse per le metodologie didattiche inclusive e innovative da applicare in classe; ha curato, anche, la progettazione di percorsi didattici digitali e interattivi, inclusivi e trasferibili per il progetto Indire “Memory safe”. “Tg Monteroni” le ha posto alcune domande, affinché si possa conoscere e comprendere la sua figura.
Dopo tanti anni da docente attiva e attenta alle problematiche della scuola, quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta ad intraprendere la carriera dirigenziale?
Sono tante e talvolta nemmeno molto chiare a se stessi le motivazioni che spingono al cambiamento. L’idea di intraprendere questa nuova strada credo sia nata da una delle cose più importanti che la docenza mi ha insegnato: ho avuto modo di seguire tanti alunni nel corso degli anni ed ho potuto constatare come e quanto la scuola possa influire nelle storie personali, come l’incontro con buoni maestri, con buone letture, con opportunità di conoscenza e crescita, possa modificare destini di emarginazione e violenza che sembravano ineludibili e già scritti, possa portare ad esplorare strade neppure mai immaginate, mi piacerebbe dare il mio contributo alla realizzazione di migliori occasioni per tutti i nostri ragazzi, migliori occasioni per il futuro della nostra comunità.
Lunedì 2 settembre lei si è insediata ufficialmente come dirigente scolastica presso l’Istituto Comprensivo “Salvatore Colonna” di Monteroni di Lecce. Quali sono state le sue emozioni, i primi suoi pensieri, le sue priorità?
Entrare a scuola è sempre emozionante, ogni scuola raccoglie e contribuisce alla costruzione di centinaia di storie personali, le storie degli alunni e del personale tutto, tra le mura di un edificio, tra i banchi e le sedie, tra strumenti della tradizione e nuove tecnologie, maturano idee e progetti di vita, si scoprono passioni e si coltivano interessi. L’insediamento ufficiale nell’istituto scolastico è avvenuto il 2 settembre, ma già nei giorni precedenti ho avuto modo di prendere contatti con la dirigente uscente, collaboratori e personale dell’Istituto, ho trovato grandissima disponibilità, un clima sereno ed accogliente, evidente frutto di un lavoro costante e proficuo di chi mi ha preceduto, la dirigente Maria Rosaria Manca, alla quale va un ringraziamento particolare per la grande professionalità e umanità messa a disposizione della comunità tutta e per l’attenzione e la disponibilità nei confronti di chi inizia un nuovo percorso professionale ed umano.
Ha già pensato alla mission che caratterizzerà la sua scuola?
Entrare al Salvatore Colonna significa entrare in una scuola che ha un passato importante costruito da persone che hanno lavorato per costruire una identità di scuola che sapesse rispondere alle esigenze di alunni e famiglie e del territorio, in questa storia mi inserisco, posso dire che la mission non può che essere di “affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza, innalzare i livelli di competenze di studentesse e studenti, rispettare tempi e stili di apprendimento, contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali, prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica, realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione ed educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione” (L.107/2015).
Il mondo scolastico è attraversato da molteplici difficoltà e da rilevanti mutamenti sociali. Qual è il suo pensiero a tal proposito e come intende rapportarsi con le diverse realtà locali nel suo percorso monteronese?
In un mondo sempre più interconnesso la scuola non può esser una monade chiusa in se stessa, i rapporti con le istituzioni locali sono imprescindibili; ribadisco ancora la centralità della persona, le istituzioni esistono non per sé stesse, ma solo in quanto hanno l’obiettivo principale di servire il cittadino […]. Pertanto la cooperazione e la collaborazione con i diversi attori presenti sul territorio risulta fondamentale, sono sicura che troverò attenzione, cura e impegno per affrontare insieme e trovare soluzioni per tutte le problematiche che richiedono l’interessamento e la fattiva collaborazione dei diversi soggetti operanti sul territorio […].Grande attenzione, inoltre, alle “formazioni sociali” del territorio parte integrante del progetto educativo dei nostri ragazzi, perché è proprio con la partecipazione alle formazioni sociali che si costruisce la personalità dell’uomo, come affermato proprio nella nostra Costituzione. Auspico allora una collaborazione concreta e fattiva, avendo bene a mente che fine ultimo di tutti questi attori è contribuire alla crescita e al benessere di ognuno e, contemporaneamente, alla crescita e al benessere della collettività tutta.
Cosa le piacerebbe comunicare subito ai suoi docenti e ai suoi alunni del “Salvatore Colonna”?
La storia del primo polo è lunga, importante, interessante, la approfondirò certamente, la mia azione sarà di continuità, nella convinzione che il miglioramento sia sempre possibile e sia un processo continuo che ci vedrà tutti impegnati […].Il mio augurio a tutti è che si riesca a costruire insieme quella “comunità educante” nella quale, “ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio in armonia con i princìpi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e con i princìpi generali dell’ordinamento italiano”.