“È stata una faticaccia camminare per le vie di Cracovia, stare in treno uno vicino all’altro attendendo l'inizio ufficiale di questa Gmg. Oggi infatti con la messa presieduta dal card. Stanislao Dziwisz (già segretario partiolare di Giovanni Paolo II, ndr) è iniziata la vera avventura di noi giovani. È stato bellissimo incontrare più di 200mila giovani di tutto il mondo uniti nel suo nome! È bello perché percepisci nei loro cuori la stessa scintilla d’amore che ognuno di noi ha dentro di sé”. Le occasioni come la Gmg danno sicuramente degli spunti importanti per ascoltare se stessi e questo è ciò che è avvenuto durante la messa nel Parco di Blonia: “Il vescovo di Cracovia durante la sua omelia ci ha posto delle domande tra cui: da dove veniamo a questo incontro? Dove siamo oggi, in questo momento della nostra vita? Cosa porteremo via da questi luoghi? Ecco, sono domande che colpiscono il nostro intimo, che ci mettono nelle condizioni di guardarci e di vedere come la nostra vita sta procedendo. Siamo a Cracovia, ma cosa ha portato tutti noi ad incontrarci in questo luogo? È Gesù che ci unisce, che ci da forza e speranza, forse quella che abbiamo perso negli ultimi anni. Siamo giunti qui a Cracovia perché abbiamo bisogno di sentirci amati e di trovare amore da Lui! Sicuramente da questa esperienza porterò via tantissimi volti amici, luoghi, case che inizialmente erano sconosciute diventeranno familiari, ma soprattutto porterò la luce, la forza nel cuore, sperando di poter farla conoscere agli altri!”. Ciò fa sperare anche la nostra Monteroni che avrà, al rientro, 12 giovani più ricchi di valori forti, stimolo e modello per tutti gli altri giovani.