Il programma prevede alle 18.30, presso l’Oratorio “San Giovanni Bosco” un breve momento per ricordare il religioso, alle 19.00 Santa Messa Interparrocchiale dall’Arcivescovo Metropolita di Lecce S.E. Mons. Michele Seccia e alle 20.00 inaugurazione della Mostra Fotografica e documentaria sulla vita e le opere di don Antonio.
Egli fu ordinato presbitero il 23 settembre 1944 per le mani del vescovo di Lecce mons. Alberto Costa; successivamente, il rettore del Seminario minore leccese, mons. Paladini, lo nominò prefetto d’ordine e contemporaneamente il vescovo Costa gli conferì l’incarico di viceparroco nella parrocchia di S. Maria della Porta (San Luigi) di Lecce. Nell’ottobre 1951 venne trasferito nella parrocchia “Maria SS. Assunta”, allora unica, della sua Monteroni e, ispirato ai princìpi religiosi dei “Cooperatori Salesiani”, si adoperò, non senza difficoltà, a raccogliere fondi per la realizzazione dell’Oratorio, attraverso il foglietto mensile “Risveglio di vita”, nel quale illustrava le finalità dell’opera.
Grazie all’intervento di Vittorio, padre di don Antonio, il figlio poté acquistare stabile e terreno, così come descritto dall’ing. Ugo Montinari “l’immobile acquistato era composto da due fabbricati siti nel podere Sperti di Monteroni, l’uno a piano rialzato, composto di quattro vani grandi, di quattro stanzini e accessori e l’altro a piano terra composto di due vani grandi e uno piccolo nonché due appezzamenti di terreno facenti parte dello stesso podere, l’uno di mq 1300 e l’altro di mq 700”.
Lo scopo dell’acquisto fu dichiarato dall’allora parroco della Chiesa “Maria SS. Assunta”, don Antonio Mocavero, ed era quello di “istituirvi un’opera per l’educazione e l’istruzione religiosa della gioventù” (cfr. Faggiano Paolo "Oratorio San Giovanni Bosco - Immagini e appunti di vita monteronese", Desa Editore, 2004). L’Oratorio “San Giovanni Bosco” nacque il 31 gennaio 1954 con la posa della prima pietra da parte dell’Arcivescovo Mons. Francesco Minerva e l’1 ottobre 1955 iniziarono le attività didattiche della scuola dell’infanzia (allora materna) e della scuola primaria (allora elementare). La serata di venerdì 29 marzo sarà un’occasione per evidenziare l’esigenza, alle autorità competenti, di intitolare un luogo pubblico (via, piazza, giardino o altro) a d. Antonio Giancane “dell’Oratorio”.