Giorgia, complimenti per il tuo risultato, cosa porterai con te di questi cinque anni di liceo?
Porterò con me tutto: ogni ricordo che mi leghi a quella scuola, sia positivo che negativo. Porterò nel cuore i miei compagni, che sono stati dei mentori per me. Devo tutto a loro. Un ringraziamento ai miei professori che sin dal primo giorno mi hanno accolta e trattata con dolcezza ed estrema disponibilità. Come dimenticare poi i sorrisi dei collaboratori scolastici che trasmettevano forza e speranza. Ed infine il viaggio in Spagna destinazione “Made in Italy” dove ho rappresentato, con altri compagni, il Salento e la sua cultura. E’ stato un onore per me.
Come si arriva a prendere 100?
Non credo ci sia una ricetta specifica per arrivare al 100. Voglio premettere che ho sempre considerato questo numero come tanti altri. Di certo per valutare la maturità di un ragazzo non basta un semplice esame. Sono del parere che la maturità, oltre la determinazione e l’interesse per portare avanti un obiettivo, è ben altro. Ritornando al 100, io ho semplicemente studiato e ho sempre mantenuto nella mia mente un’idea nitida della mia meta. Questo è solo l’inizio. Un ringraziamento va anche alla mia famiglia che ha incentivato la mia forza e determinazione per andare avanti.
Hai portato una tesina/percorso per la prova orale?
Come argomento per la mia prova orale ho scelto “L’Alzheimer”. È stata una decisione dettata, purtroppo, da un avvenimento spiacevole avvenuto in famiglia. Mi sono sempre interrogata sul come questa malattia possa annullare completamente una persona. Così, cosciente delle mie curiosità, ho voluto arricchire la mia conoscenza riguardo tale questione. E lasciandomi trasportare dalle mie sensazioni ho trasformato, successivamente, il mio sapere nella tesina che ho presentato. Ancora oggi riguardo la mia tesina e penso: “È stato un dono arrivato dal cielo”. E mi sento onorata.
Quali sono le tue passioni?
Amo follemente la danza. Avevo 3 anni quando ho indossato le mie prime scarpette e da allora nessuno mi ha mai più separato da loro. Mi piace molto leggere; mi rilassa e mi trasporta in altri mondi. Ed infine, adoro guardare il mare, così immenso e maestoso, mi trasmette l’idea di perfezione. Sembra che ogni volta voglia comunicarmi qualcosa di diverso.
Il tuo libro preferito? E l’ultimo che hai letto?
Il mio libro preferito è “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. È stato uno dei primi libri che ho letto, ma è una storia che mi rapita. Parla di adolescenti: un ragazzo è innamorato di una bellissima ragazza dai lunghi capelli rossi come “l’amore”. Con il passare del tempo a questa ragazza viene diagnosticata la leucemia e nonostante le cure non riesce a sconfiggerla. Se pure con un linguaggio molto semplice, poiché legato a un pubblico di adolescenti, mi ha travolto la forza dei due ragazzi nell’affrontare questo ostacolo che la vita gli ha posto. Ed è per questo che nei miei momenti di debolezza lo rileggo sempre.
Ed il tuo film preferito? E l’ultimo che hai visto?
Il mio film preferito è “Alice in the Wonderland” (ed anche l’ultimo che ho visto), poiché narra di una ragazza e delle sue avventure in un mondo apparentemente inesistente. La mia interpretazione di tale film è legata alla nostra mente e a tutti i viaggi che facciamo tramite essa. E’ proprio ciò che mi piace del film, oltre alla fantastica scenografia e ai superbi attori. Lo reputo magico. Sarà che mi rispecchio molto nel personaggio principale, ma in fondo chi non ha mai sognato un mondo tutto suo?
Tornando al futuro, cosa ti attende adesso?
Ho fatto domanda a Biologia presso l’Università del Salento. Nei primi giorni di settembre dovrò affrontare il test di ammissione e se tutto dovesse andare bene, dopo la triennale, andrò fuori a studiare Biologia Molecolare.
Cosa vorresti fare da grande?
Vorrei concretizzare il mio sogno di Biologa e progettare attività di ricerca in laboratori di tipo sperimentale nei settori della biochimica, biologia molecolare e cellulare. Aiutare a trovare delle soluzioni alle anomalie che si presentano nel nostro corpo. Ecco il mio obiettivo.
E dove immagini la tua vita familiare e lavorativa? Qui o altrove?
Non ho traguardi che mirano fuori dalla mia terra. Credo non si possa desiderare panorama migliore del Salento. La mia terra è perfetta così e suppongo che svilupperò la mia vita lavorativa e familiare qui. Ma se il futuro dovesse preservarmi un’altra meta sarò pronta a partire.