Per scoprire insieme chi sono le giovani eccellenze: sogni, emozioni, ambizioni e passioni dei nostri “geni”. E soprattutto che cosa c’è nel futuro, tra prospettive universitarie e professionali, dei monteronesi doc che con impegno e sacrifici si sono fatti valere nel loro percorso di studi.

Alla scoperta delle giovani eccellenze monteronesi: la prima tappa è dedicata a Sara Paladini. Nata a Galatina il 10 Giugno del 1998, vive a Monteroni. Si è appena diplomata con 100/100 al Liceo Scientifico “Cosimo De Giorgi” di Lecce. Ecco l’intervista.

Sara complimenti per il risultato, cosa porterai con te di questi anni di liceo?
I ricordi di questi 5 anni sono davvero tanti e potrei parlare per ore della mia esperienza da liceale vissuta con i professori e con i compagni. In particolare, però, porterò sempre nel mio cuore la mia classe perché, nonostante gli alti e bassi che è normale ci siano a volte tra compagni, in 5 anni si è creata una vera e propria famiglia. Ci siamo sostenuti e aiutati fino all'ultimo giorno di scuola. Ma soprattutto abbiamo trascorso momenti speciali anche fuori dalle quattro mura scolastiche: dai pomeriggi di studio ai pranzi a Lecce o alle innumerevoli feste di compleanno. E questo ha fatto di noi un invidiabile gruppo di amici.

Come si arriva a prendere 100?
Forse la risposta è un po' prevedibile e scontata, ma per prendere 100 bisogna davvero impegnarsi tanto e studiare. Non bisogna però stare 24 ore su 24 sui libri (sinceramente nemmeno io l'ho mai fatto), il segreto è infatti quello organizzare bene il proprio tempo e il proprio lavoro. In questo modo, si riesce anche a conciliare lo studio con altre attività che ci piacciono, come sport o altri passatempi. Per un voto finale così alto bisogna puntare sempre in alto e dare il massimo. Può essere faticoso ma alla fine si hanno grandi soddisfazioni.

Quali sono le tue passioni?
Mi piace molto leggere, ascoltare musica o guardare film. Ma in assoluto, al primo posto, c'è la mia passione per la fotografia. Ho frequentato, infatti, un corso per fotografi alle prime armi e ho comprato l'attrezzatura necessaria per la mia macchinetta, così da potermi dedicare a questo hobby nel mio tempo libero.

Ed il tuo libro preferito? E l’ultimo che hai letto?
Il mio libro preferito è "Cose che nessuno sa" di Alessandro D'Avenia, il mio scrittore preferito. Ho scoperto il suo primo libro alle scuole medie grazie alla mia professoressa di italiano e ho avuto il piacere di incontrare lui in persona pochi mesi fa ad un “firma copie” a Lecce. L'ultimo libro letto è "Tredici" di Jay Asher, da cui hanno tratto l'omonima serie tv, che ho visto prima ancora di leggere il romanzo. Nonostante le differenze tra la storia cartacea e quella messa in scena, mi sono piaciuti parecchio sia il libro che la serie TV e ora, con i miei amici, sono in attesa del seguito.

Mentre il tuo film preferito? E l’ultimo che hai visto?
Premettendo che odio i film romantici, il mio film preferito stranamente appartiene proprio a questo genere ed è "Scrivimi ancora". La prima volta l'ho voluto guardare più per curiosità di rivedere due attori che avevo visto in dei film di fantascienza (senza dubbio il mio genere preferito), ma con il tempo l'ho rivisto così tante volte che ora lo so praticamente a memoria. L'ultimo film visto è "2:22- il destino è già scritto"; mi ha incuriosito parecchio dal trailer ed effettivamente si è rivelato un bel thriller, con la giusta suspense e i colpi di scena.

Tornando al futuro, cosa ti attende adesso?
Dopo 5 anni al liceo scientifico De Giorgi, ho deciso di continuare sulla strada delle materie scientifiche, per questo ho scelto Ingegneria al Politecnico di Torino. Per i primi anni sono orientata a ingegneria meccanica che, stando ai consigli di professori e studenti, dà una buona formazione iniziale. Mentre per gli anni a venire sono ancora un po' indecisa, anche se mi attrae molto l'idea di ingegneria chimica o biomedica.

Cosa vorresti fare da grande?
Da bambina rispondevo sempre molto sicura alla domanda "cosa vuoi fare da grande?" e avevo in testa tanti mestieri da voler provare, come fare la pittrice o entrare nella polizia scientifica. In poche parole, in base a quello che mi piaceva al momento. Siccome ho ancora anni di studio davanti non so dire con certezza che lavoro mi aspetta, perché probabilmente cambierò continuamente idea come facevo da piccola. Ma spero di trovare un lavoro che mi dia soddisfazioni e magari mi permetta anche di spostarmi un po' in giro per il mondo e visitare quei paesi che ho scritto in una lista che conservo accuratamente nel mio cassetto.

E dove immagini la tua vita familiare? Qui o altrove?
Nonostante il mio sogno nel cassetto sia quello di viaggiare molto, spero che dopo gli anni di università fuori sede, ci sia la possibilità di trovare lavoro il più vicino possibile al mio paese. Se da un lato, infatti, sono "tentata" ad allontanarmi, tenendo conto, ad esempio, della disponibilità di lavoro, dall'altro ci tengo a rimanere vicina alla mia famiglia e alle persone a cui tengo di più e ho qui. La scelta sarà perciò dura e non dipenderà solo da me, ma ho ancora tempo per pensarci e spero che nel frattempo le cose vadano al meglio.