UniSalento e Comune di Monteroni: intesa per lo sviluppo del territorio

Il Consiglio comunale monotematico di venerdì scorso 21 ottobre, è stato incentrato sull'approvazione del Protocollo di Intesa con l'Università del Salento, rappresentata in aula dal Rettore, Vincenzo Zara e dal Direttore Generale,

Emanuele Fidora, per l’utilizzo gratuito del Palazzo Ducale monteronese da parte dell'Ateneo salentino.

Ad aprire l’assise, la mozione presentata dal gruppo di minoranza, Volontà Popolare, con la quale il Capogruppo Lino Guido chiedeva l’aggiornamento sugli incontri avuti precedentemente tra i due Enti.

Il Rettore e il Sindaco Storino hanno esposto gli accordi oggetto di confronto negli incontri precedenti che si sono concretizzati sia nell’intesa elaborata nel protocollo sia nell’ipotesi di un nuovo futuro percorso universitario in Viticoltura ed Enologia, percorso che deve essere ancora approvato in via ufficiale. Il Primo cittadino, in particolare, ha messo in evidenza quanto sia stato importante proseguire nel rapporto con l'Università sulla strada aperta dalle precedenti amministrazioni per lo sviluppo del territorio monteronese e per la crescita culturale e commerciale della città.

Zara, invece, ha colto l'occasione per esaltare le qualità dell’Università del Salento “È una università che si dà da fare sicuramente sia nel campo della didattica che nel campo della ricerca” con risultati ottimali raggiunti “recentemente con i progetti di ricerca approvati a livello nazionale che posizionano nuovamente l’Università del Salento al primo posto nella Regione rispetto alle altre Università” di Bari e Foggia “e al secondo posto nel sud Italia immediatamente dopo la Federico II di Napoli”. Il Magnifico Rettore, infine, ha espresso auspici affinché la presenza di diverse aziende sul territorio monteronese che avrebbero manifestato interesse per la proposta formativa, si possa concretizzarsi presto in nuove e fruttuose sinergie.

L’assessore delegato ai rapporti con l'Università, Vincenzo Toma ha stigmatizzato l'approvazione del Protocollo come “il primo segnale tangibile da qualche anno a questa parte in cui l’Università entra nel territorio di Monteroni”.

Il consigliere di opposizione Marcello Manca, Capogruppo “Città Attiva”, ha invece ricordato il “sacrificio” che Monteroni ha sostenuto in passato destinando gran parte del proprio feudo a vantaggio dell’università. Sarebbe opportuno, ha proseguito l'ex sindaco, che il Protocollo sancisse una “compenetrazione tra l'Università del Salento e la città di Monteroni, una sinergia forte, continua, coesa”. Il riferimento esplicito è relativo alla realizzazione della metropolitana di superficie: se anche solo l’Università avesse sostenuto Monteroni in quel frangente...

 

Il protocollo, ha sostenuto Toma, è nato con l’intento di creare nella città di Monteroni un polo culturale con musei, centri di ricerca scientifici, biblioteca, sala convegni per eventi e discussione delle sessioni di laurea. Ma “l’utilizzo del Palazzo Ducale – ha precisato l'Assessore -  non sarà esclusivo dell’Università”.

Il protocollo, nella forma già prevista nella precedente convenzione, presenta attualmente alcune modifiche formali che Fidora ed il segretario comunale Conte hanno esposto in merito agli articoli 4 e 5 secondo cui dovranno stabilirsi accordi operativi per l’uso gratuito del Salone delle feste al primo piano del Palazzo Ducale (art. 4) e che sanciscono la costituzione di un comitato di coordinamento composto da un rappresentante dell’Università e da un rappresentante del Comune “da individuarsi secondo i rispettivi ordinamenti” (art. 5).

È l’articolo 4 a creare scompiglio tra  opposizione e maggioranza: In esso è emersa l’incongruenza con l’ordinamento comunale firmato dal Commissario Straordinario Aprea secondo cui le spese per l’utilizzo della sala devono essere a carico di chi ne ha usufruito in contrasto con la gratuità di utilizzo concessa all’Università nel protocollo.

Il consigliere Guido, in contrasto con Toma, pur dichiarandosi favorevole alla gratuità dell'uso da parte di UniSalento, ha proposto l’eliminazione dell’art. 3 il quale sancisce tra gli obblighi del Comune quello di provvedere alle spese di manutenzione dell Salone delle Feste.

Dopo una lunga discussione, si è proceduto alla votazione dei singoli articoli del Protocollo ed infine dell’intero documento. Il Consiglio comunale ha rigettato l’emendamento proposto da Volontà Popolare di eliminare l’art. 3 con 7 voti favorevoli (i consiglieri eletti con la maggioranza Noemi Puce e Mimmo Quarta hanno votato con l'opposizione) e 9 contrari. L'Assemblea ha invece approvato l’inserimento dell’art. 4 con 9 voti favorevoli e 7 astenuti tra cui anche Puce e Quarta.

Il Protocollo nella sua interezza è stato approvato con 9 voti favorevoli e 7 astenuti.
La sola consigliera Tiziana Lezzi, pur essendo intervenuta in alcune fasi dell’assemblea, non ha preso parte alle votazioni.

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