Superati sia il dubbio sulle quote rosa che in giunta perderanno un pezzo pur rimanenendo nei limiti imposti dalla legge (ma in questo caso calcolando anche la presenza del sindaco donna), sia le resistenze dell'ormai ex capogruppo di maggioranza, Angelina Storino è pronta per varare il nuovo staff di assessori.
Due, come si poteva immaginare, i bocciati (Puce e Quarta) e tre i confermati (Favale, Leucci e Martino). Due saranno, dunque, le new entries dalla panchina: Antonio Madaro e Vincenzo Toma. Resta ora da capire a chi il primo cittadino affiderà l'incarico di vicesindaco (confermerà la Martino o promuoverà Toma?) e come distrubuirà le deleghe. In linea di massima si può ipotizzare che Toma sarà vicesindaco e che a Madaro confermerà “Cultura, sport, turismo e spettacolo” (settori di cui già si occupava con buoni risultati da consigliere di maggioranza). Resta da vedere se i “Servizi sociali” resteranno in carico a Sonia Martino e se il sindaco non vorrà rimescolare le deleghe anche per gli altri due membri della prima giunta (Favale, “Urbanistica” e Leucci “Lavori Pubblici”).
Infine, tra qualche ora capiremo pure se ai due uscenti - a meno che non dichiarino, nelle prossime ore, a seguito della sonora bocciatura, di voler prendere le distanze dall'attuale forza di maggioranza mettendo in grosse difficoltà lo “Storino bis” - e a Manfreda (“Ambiente, verde pubblico, cimitero e contenzioso”) verrà assegnato qualche delega di governo. Tiziana Lezzi, che sembrava in procinto di subentrare nel nuovo esecutivo, sostituirà Toma nell'assise consiliare e sarà il nuovo capogruppo di maggioranza.
Solo due valutazioni dal taglio politico.
La prima: il nuovo esecutivo - eccezion fatta per la presenza di Leucci, esponente di quella parte di Forza Italia che appoggia la Storino e di Favale, esponente della società civile – sarà a trazione Pd più che prìa. Completamente assente la componente Udc-Area Popolare che, forse, dovrà accontentarsi di qualche delega extra-giunta.
La seconda: per qualche minuto gli addetti ai lavori avevano lasciato trapelare l'ipotesi di un assessore esterno (forse donna?) per l'affidamento di una delega strategica. Nulla di tutto ciò. Tutto rimane nel recinto del deludentemente prevedibile e del politico secco con buona pace per chi sperava anche in una sterzata in controtendenza rispetto alla “pia e scrupolosa” osservanza del risultato elettorale di un anno fa. Sarà per un'altra volta.
Intanto in attesa dell'ufficializzazione delle deleghe, Totem Monteroni augura al sindaco e alla nuova giunta buon lavoro nella speranza che d'ora in avanti la loro azione amministrativa segni un'inversione di rotta (verso il vero cambiamento) oltre che un deciso rilancio verso lo sviluppo e la vivibilità del paese e tenti di appagare le attese di tutti i Monteronesi. Specie di quelli – ce lo confidano i ragazzi appena “maturati” alle cui speranze Tg Monteroni in questi giorni sta dando voce e spazio - che non sono proprio attratti dall'idea di progettare il loro futuro in questa città.