Ssi tratta di un programma regionale di inclusione sociale e contrasto alla povertà, che consente ai beneficiari di fruire di un compenso economico in cambio di una prestazione lavorativa a favore della comunità.
I progetti, della durata di 6 mesi ciascuno, saranno realizzati presso il Comune di Monteroni e avranno come scopo quello di consentire alle fasce deboli di poter godere ancora della possibilità di formazione e lavoro. Il tutto in linea con la strategia già avviata dalla Regione Puglia di "inclusione attiva", che mira ad integrare la centralità del lavoro con la dignità umana.
Per quanto concerne il comune di Monteroni sono sette le unità selezionate: quattro saranno impegnate nel progetto “cantieri per l’ambiente” col profilo professionale “operatore del verde” e avranno il compito di migliorare l’habitat urbano e la sua fruizione assicurando al patrimonio ambientale interventi di cura, manutenzione, tutela e valorizzazione. Le altre tre unità saranno invece impegnate nel progetto “welfare solidale” col profilo professionale “operatore del welfare leggero” e avranno il compito di assicurare agli anziani, privi del sostegno dei figli e di una rete familiare, adeguata compagnia e assistenza nel disbrigo di pratiche quotidiane.
Un’iniziativa che vede la luce anche in quel di Monteroni grazie allo sforzo congiunto dei servizi di Ambito, in sinergia diretta con il Centro per l’impiego della Provincia di Lecce e i Servizi Sociali del Comune: uno sforzo in grado di dare risposte concrete a persone e famiglie che versano in condizioni di difficoltà.
Il commento del vicesindaco Sonia Martino: “Buona politica che supera l’assistenzialismo”
“Provo grande soddisfazione - dice la vicesindaco con delega alle politiche sociali, Sonia Martino - soprattutto perché le sette persone impegnate nei cantieri di cittadinanza acquisiranno importanti competenze che potranno essere spendibili sul mercato del lavoro. Avere come priorità l’inserimento socio-lavorativo dei disoccupati di lunga durata e l’inclusione sociale dei soggetti in condizione di particolare fragilità sociale, tutti con famiglia e figli minori a carico, è un impegno umano prima ancora che politico. L’obiettivo - spiega Martino - è quello di far recuperare nei cittadini la fiducia nelle istituzioni tentando di dare un taglio netto all’assistenzialismo recuperando la dimensione di lavorare tutti nella direzione del bene della comunità. È un esempio di buona politica”.