Tra gli strumenti previsti per attuare la misura ci sono infatti l’attivazione e la gestione dei Patti per l’inclusione sociale, per cui il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha istituito la “Piattaforma digitale del Rdc per il Patto per l’inclusione sociale” denominata “GePI”(Gestionale dei Patti per l’Inclusione). A Monteroni sono 388 i beneficiari del reddito di cittadinanza.
L’idea di Trevisi e degli attivisti, che nei giorni scorsi hanno anche lanciato la proposta con un videomessaggio, è quella di realizzare il parco per gli amici a quattro zampe nel rione dell’Assunta (area mercatale), in uno spazio verde attualmente abbandonato che sorge alle spalle del centro della legalità e dell’emiciclo dell’anfiteatro.
“Ho redatto questo progetto - spiega Trevisi - proprio nell’ambito dei Patti per l’inclusione sociale. Attualmente a Monteroni non ci sono spazi riservati ai cani, che non possono così godere del beneficio della corsa e del gioco libero oltre che di aree dedicate ai loro bisogni. È opportuno, quindi, individuare apposite zone dove realizzare le aree cani, valutando la presenza di zone d'ombra e possibilmente di una fontanella, per permettere agli animali di bere. L’idea, come già accade nei comuni limitrofi di Lecce e Arnesano, è quella di creare uno spazio di sgambamento per cani, recintato e sicuro per rispettare le esigenze di tutti. Si potrebbe valutare di realizzare l’area di in una zona dell'area mercatale, attualmente in disuso e semi abbandonata”. E non a caso, nei giorni scorsi, in occasione della manifestazione del microchip day che si è tenuta nelle vicinanze dell’area mercatale, gli attivisti hanno avviato una raccolta firme: “Una petizione popolare per chiedere il dog park, certi - spiega Trevisi - che i cittadini ci sosterranno in un progetto utile all’intera comunità".