L’esponente della giunta del sindaco Angelina Storino prende la parola per fornire alcuni chiarimenti in merito al pronunciamento in questione (LEGGI ARTICOLO).
“La sentenza in parola - sostiene l’assessore - deve essere contestualizzata in modo più corretto, anche al fine di evitare erronei convincimenti in quei cittadini che potrebbero credere di trovarsi in una situazione identica a quella del caso pubblicizzato e pensare di poter ricorrere giudizialmente in egual modo. Se è vero che il giudice tributario ha stabilito in € 130,00 al metro quadro il valore delle aree edificabili di proprietà della ricorrente, deve anche dirsi che tale valore risulta essere ben più vicino a quello che il Comune aveva determinato nel 2008 (€ 190 al mq e non 200 come erroneamente riportato) rispetto a quello di € 27,40 al mq considerato dalla contribuente nel versamento dell’Imu”, afferma Manfreda.
L’amministratore comunale di Monteroni poi va oltre e fa sapere che “al momento stiamo valutando l’opportunità di impugnare la sentenza in parola innanzi alla Commissione Tributaria Regionale, anche perché si registrano numerose sentenze che hanno confermato la validità dei criteri utilizzati dal Comune nel calcolo del valore delle aree edificabili. Occorre al riguardo elogiare il lavoro fin qui svolto dall’Ufficio Tributi del Comune contro l’elusione fiscale e nell’attività di recupero dell’evasione fiscale”.
Manfreda quindi conclude sottolineando che “in tema di accertamenti Imu i valori determinati dai nostri tecnici sono stati applicati non aprioristicamente ma considerando sempre le peculiarità dei terreni esaminati, permettendo così una consistente riduzione del contenzioso: a fronte degli oltre 7mila avvisi di accertamento emessi negli ultimi 5 anni sono appena 30 i ricorsi presentati, grazie anche all’ampio utilizzo degli istituti dell’Accertamento con Adesione e della Mediazione Tributaria per la risoluzione della controversia e all’applicazione delle disposizioni di favore previste dal nostro Regolamento delle Entrate e dalla normativa vigente”.