Dopo il gran rifiuto dell’ex vicesindaco Sonia Martino di tornare a sedere nell’esecutivo, il primo cittadino ha scelto una donna non eletta, ovvero una figura extraconsiliare, per garantire il requisito delle quota rosa e rimettere in moto una giunta comunale paralizzata da più di un mese.
Entra dunque nell’esecutivo Valentina Ndou, 44enne di origini albanesi residente a Monteroni, professore aggregato presso il dipartimento di ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento, che è stata nominata assessore esterno alle politiche sociali, servizi alla persona, formazione professionale, pubblica istruzione e innovazione. Tommaso Leucci, invece, è stato promosso vicesindaco: il nuovo numero due dell’amministrazione conserva la delega ai lavori pubblici e ottiene anche la responsabilità dell’urbanistica. Per lui inoltre riqualificazione urbana, assetto del territorio, Pug e beni culturali. L’assessore Piero Favale, che a luglio aveva lasciato proprio la guida dell’urbanistica in dissenso sul project financing del cimitero, continuerà a gestire le altre deleghe seguite in questi anni: ambiente, protezione civile, politiche giovanili, Union3. Nessuna novità per Antonio Madaro, confermato assessore alla cultura, allo sport e allo sviluppo economico, con una serie di deleghe relative anche a randagismo, attività produttive, commercio, marketing, promozione del territorio, spettacolo e associazionismo. Resta invariato anche l’assetto delle deleghe che riguarda l’assessore Giorgio Manfreda, promotore del project che ha lacerato l’amministrazione e che è stato poi ritirato dalla sindaca per tenere unita la maggioranza. Manfreda quindi riprende in mano le redini proprio delle politiche cimiteriali e continua a gestire anche bilancio, programmazione, contenzioso e cittadinanza attiva. Inoltre, nelle vesti di consigliere comunale, l’ex capogruppo di maggioranza Vincenzo Toma avrà la responsabilità della delega all’igiene urbana.
Dopo la tregua nella maggioranza sancita nel consiglio di una settimana fa, che si è manifestata con l’ok all’assestamento di bilancio che ha scongiurato il commissariamento e il ritiro del project financing sul cimitero che aveva innescato la crisi, la sindaca ha dunque completato e reso operativo l’organo di governo con un rimpasto che ha la missione di condurre in porto il mandato. Cioè, portare avanti l’azione amministrativa fino alla scadenza naturale della prossima primavera, nonostante le divisioni e le fibrillazioni. Comunque vada, l’appuntamento con le urne delle comunali è fissato tra otto mesi.