Il nuovo servizio (in campo negli altri paesi dell’Ambito dallo scorso primo dicembre), che “rinforza” il porta a porta già esistente, debutterà a Monteroni il prossimo 22 gennaio.
Il portavoce Vincenzo Magliocchini, in un comunicato sottoscritto dai componenti del Comitato, parla di una “forzatura sul metodo”: “Risulta infatti del tutto assente, almeno per quanto riguarda Monteroni, tutta la fase di informazione e concertazione con le rappresentanze dei cittadini. Amministratori e tecnici comunali hanno agito senza il benché minimo avallo popolare”.
Ma nel merito finisce nel mirino soprattutto “un contratto con le ditte vincitrici che determina un meccanismo per il quale i cittadini dovranno differenziare di più e pagare di più”, sostiene Magliocchini.
Il Comitato mette in discussione, poi, “il sistema di divisione dei rifiuti in sette bidoncini: è illegittimo scaricare sui cittadini disagi e responsabilità per competenze non dovute. Esistono altri sistemi di raccolta, che non costringono a tenere sette contenitori in casa, e che sarebbero altrettanto efficaci nel raggiungere ottimi risultati in percentuale di differenziata. Inoltre, visto che la ditta si era impegnata a fornire in maniera gratuita tutto il kit, l’Amministratore - afferma Magliocchini - avrebbe potuto impiegare meglio quelle risorse. Riteniamo, infatti, quantomeno avventata la decisione di impiegare un finanziamento regionale per l’acquisto di due dei sette bidoncini. Avrebbe potuto impiegare le risorse per il potenziamento dei cestini per la differenziata pubblica nelle piazze, nelle vie centrali e commerciali di Monteroni, per il potenziamento della prenotazione per il ritiro di ingombranti, sfalci e potature, per incrementare i contenitori per la raccolta di medicinali e pile esauste, altamente inquinanti se disperse nell'ambiente”.
Quindi, il Comitato Rifiuti torna a bomba poi sulla questione dell’ecocentro.
“Proprio per questa situazione di assoluta incertezza, è urgente provvedere - tuona il portavoce - alla realizzazione di un’isola ecologica in grado di risolvere, o quantomeno mitigare, le problematiche dell’abbandono di rifiuti ingombranti nelle campagne e nelle zone periferiche. Infatti, ad oggi, non è dato sapere se il progetto relativo al Centro di Raccolta è stato rifinanziato, visto che i fondi del 2012 sono stati persi, né è dato conoscere i tempi di realizzazione dello stesso”.
Intanto, Magliocchini si chiede se non sia il caso di “aiutare i cittadini che saranno alle prese con il nuovo sistema di raccolta, chiedendo in via temporanea l'utilizzo di altri centri di raccolta dei comuni limitrofi per poter conferire i rifiuti nell'immediato. A tal fine, ricordiamo a noi stessi che il risparmio non verrà quantificato in denaro ma in servizi da concordare in seguito, che nulla è stato né concordato nè scritto e per questo il quadro di questa vicenda è tutt’altro che chiaro”.
Infine, l’appello alla concertazione: “Auspichiamo un impegno degli amministratori per una compensazione in servizi utili per migliorare la raccolta e per alleviare l'impatto del nuovo conferimento. Che si possa migliorare il servizio - incalza Magliocchini - e che soprattutto, almeno in questa fase, la popolazione possa essere informata e coinvolta”.