che riguarda la realizzazione di un impianto di biodigestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti per la produzione di biometano (la questione, come è noto, è al vaglio del Tar).
E a stretto giro, Lino Guido, capogruppo della minoranza targata “Volontà Popolare”, replica quindi alla stoccata del movimento “Mas - Monteroni a sinistra” (LEGGI ARTICOLO) che aveva messo in dubbio la contrarietà dell’ex sindaco sia nei confronti della Tap che della centrale della Par.
“Mi spiace deludere le conclusioni affrettate e dover replicare ad alcune inesattezze”, afferma Guido, che ribadisce di essere “contrario al progetto e pronto a rivotare, se necessario, in consiglio comunale per ribadire questa posizione”.
“Sono contrario alla TAP esattamente alla pari del progetto della PAR a Monteroni, specie dopo le vostre competenti delucidazioni - dichiara l’ex primo cittadino, rivolgendosi agli attivisti del Mas (i primi, nel novembre 2014, a sollevare la questione della centrale) - sulle criticità tecniche del progetto, all'epoca indispensabili per chi come me non è un tuttologo e necessita di supporti alla conoscenza per esprimersi compiutamente”.
Poi, però, Guido torna sul nervo scoperto del post dell’assessore Favale (in prima linea nel presidio No-Tap) che aveva stigmatizzato l’appello del Questore, il quale aveva sollecitato “chi ha responsabilità pubbliche a non schierarsi contro lo Stato”.
“Insisto sull'inutilità delle dichiarazioni di un autorevole rappresentante del comune di Monteroni a margine di una conferenza stampa del questore dopo una delicata operazione di polizia. Trovo assurdo - incalza Guido - che un assessore comunale derida chi comunque garantisce le legittime manifestazioni di protesta contro la TAP prevenendo infiltrazioni di altro tipo che potrebbero strumentalizzare le legittime rimostranze della società civile. Trovo incongruente che l'assessore esprima posizioni critiche verso altre istituzioni che fanno esclusivamente rispettare la legge e poi, insieme alla sua amministrazione, faccia campagna elettorale, per primarie ed elezioni varie, o garantisca passerelle sui palchi a quei rappresentanti istituzionali regionali e governativi che hanno consentito tutto ciò e che legislativamente potrebbero ribaltare la situazione in essere”.