La pubblicazione a cura di Massimiliano Cesari, con il suo testo critico e quello di Chiara Romano, illustra il percorso espositivo, alla sua seconda edizione, e commenta come documentazione storico-artistica i progetti realizzati per la mostra dagli artisti Marco Mariano (monteronese, foto articolo "Cattedrale"), Pantaleo Musarò, Salvatore Sava, Salvatore Spedicato e Chiara Tubia.
Durante la serata interverranno, moderati dal prof. Massimiliano Cesari (Curatore della mostra e del catalogo), l’avvocato Emanuele Solazzo (Sindaco di Arnesano), la dott.ssa Larissa Pagliara (Esperta in tutela giuridica delle persone con disabilità e disagiate), il dott. Michele Afferri (Critico d’arte), la prof.ssa Chiara Romano (Storica dell’arte e autrice del testo in catalogo) e il prof. Salvatore Spedicato (già Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce).
L’esposizione, promossa dal Comune di Arnesano e con il patrocinio dell’Università del Salento e della Provincia di Lecce, indaga il tema della Natività attualizzandolo e proponendo riflessioni legate all’uomo e alla società di cui fa parte. Comunità, integrazione, identità collettive e individuali, identità ambientale sono solo alcuni degli aspetti sottesi che emergono attraverso la lettura del tradizionale scenario natalizio. Gli artisti coinvolti quest’anno hanno sviluppato, infatti, attraverso poetiche figurative e linguaggi differenti, il concetto di identità, alquanto discutibile in un’epoca dominata da omologazione e spersonalizzazione. Identità che cercano di sopravvivere in un processo di globalizzazione sempre più soffocante e identità che invece sbiadiscono nella moltitudine di networks e tendenze globali.
Il progetto ha la precisa finalità di promuovere i linguaggi contemporanei e le loro implicazioni comunicative, con il coinvolgimento di cinque personalità artisticamente diverse che si sono confrontate direttamente sul tema proposto, in un contesto anche intergenerazionale.
Marco Mariano presenta l’installazione “Cattedrale” con la quale propone, all’interno di una costruzione materiale e ideale, una serie di letture di identità declinate su scala socio-culturale.
Pantaleo Musarò espone “Il mio volto”, un progetto fotografico focalizzato sulla pluralità di punti di vista spesso condizionati dalla cultura di appartenenza e da preconcetti.
Salvatore Sava affronta con l’installazione “Aleurodidi” lo spinoso tema dell’identità ambientale violata da fenomeni naturali ma anche da pratiche invasive o da mancate valorizzazioni territoriali dovute alla globalizzazione.
Salvatore Spedicato espone le opere “Neofita” e “Lutto per l’ulivicidio”. La prima si ricongiunge al tema sacro del Natale, la seconda è un omaggio che l’artista offre al territorio salentino brutalmente colpito dalla xylella. Chiara Tubia, ha progettato l’installazione “Is that what we call identity?” legata alla ricerca di un’identità individuale e collettiva che vada oltre il concetto di maschera.