Botte alla moglie malata, 4 anni al marito violento

Violenze e sevizie nei confronti della moglie malata. Un uomo di 63 anni, di Monteroni, è stato riconosciuto colpevole di maltrattamenti in famiglia e violenza privata. Il marito violento è stato quindi condannato a quattro anni di reclusione.

La moglie, che nel frattempo è poi deceduta, nonostante la malattia sarebbe finita nel mirino delle angherie del coniuge: calci, pugni e schiaffi. Ma oltre ad essere picchiata, la donna avrebbe ricevuto spesso anche offese, minacce ed ingiurie. E in un clima di continue sopraffazioni, l’uomo si sarebbe appropriato anche della pensione della moglie e avrebbe più volte costretto la donna, nonostante fosse malata, a lasciare la casa di famiglia e quindi a rifugiarsi dalle figlie. Una triste storia di percosse e maltrattamenti tra le mura domestiche: una vicenda venuta a galla grazie al coraggio della vittima che con una formale denuncia diede il via alle indagini della Polizia. Gli inquirenti hanno raccolto prove e testimonianze dei familiari che hanno confermato le sevizie e i soprusi subiti dalla donna, monteronese anche lei. Tant’è che già otto mesi fa il gip ha disposto l’immediato allontanamento del 63enne, difeso dall’avvocato Angelo Vetrugno, dell’abitazione di famiglia. E nei giorni scorsi, invece, è arrivata la sentenza di primo grado con la condanna a quattro anni inflitta al marito dal giudice monocratico Sergio Tosi, che ha addirittura aumentato la richiesta dell’accusa che aveva invocato una pena di 3 anni e 6 mesi. La vittima è deceduta prima che venisse fatta giustizia. Mentre le figlie della donna, rappresentate dall’avvocato Stefano Pati, si sono costituite parte civile. Saranno risarcite con un indennizzo pari a 15mila euro a testa.

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