il conduttore televisivo prematuramente scomparso nella giornata di ieri per un’emorragia cerebrale.
E tra le tante persone che hanno avuto modo di conoscerlo in questi quarant’anni di carriera, vi sono anche due monteronesi, che proprio pochi mesi fa, durante il periodo in cui venivano fuori i primi segni della malattia, hanno partecipato al suo programma “L’Eredità”.
Per Alessandro Congedo, tecnico informatico di 47 anni, la puntata non andò in onda proprio per il malore accusato da Frizzi lo scorso ottobre: “Avevamo registrato la puntata il 12 ottobre e sarebbe dovuta andare in onda il 30 – racconta Congedo - Purtroppo il 29 ottobre, un giorno prima, Frizzi è stato colpito da un malore e hanno deciso di non mandare alcune puntate previste per i giorni successivi. Io ho avuto il privilegio di conoscerlo dietro le quinte: era una persona squisita. La notizia della sua morte è stata un duro colpo per me, come per tante altre persone”. E poi: “quel giorno, negli studi Rai – continua Congedo - ho avuto l’onore di scambiarci anche qualche parola. Amava Lecce e tutto il Salento, che peraltro conosceva bene. Per tre anni ha condotto il Premio Barocco, ed è rimasto molto legato alla nostra città. Si mostrava cordiale con tutti, e non dava alcun segno della sua malattia”. Infine, conclude così: “Ha segnato la nostra generazione – afferma Congedo - Per me era il presentatore per eccellenza. Mancherà a tutti: a tutto il popolo italiano che lo ha visto crescere e che è cresciuto con la sua simpatia”.
Anche Anna Grazia Quarta, casalinga 50enne e concorrente de “l’Eredità” in una puntata andata in onda il 18 settembre (LEGGI ARTICOLO), ha voluto ricordare così Fabrizio Frizzi: “ancora non riesco a crederci – afferma Quarta - La sua morte ha spiazzato tutti. Era una di quei volti televisivi rari da incontrare: in lui persona e personaggio coincidevano perfettamente. Era uno vero. Non dimenticherò mai la sua gentilezza e la sua cordialità”.
Se ne va, quindi, uno dei volti più puliti della televisione italiana. Ricordato per la sua semplicità ed enorme umanità (da menzionare le maratone Telethon e le opere di beneficenza) lascia un vuoto incolmabile nel palinsesto della Rai e in tutta la scena dello spettacolo nazionale. Maurizio Costanzo lo ha così ricordato: “per gli italiani sarà come perdere un parente o un amico molto vicino. Quando un personaggio entra a far parte del nostro quotidiano in questa maniera non si può che avere questa sensazione. Lo ricorderò sempre sorridente”. Ed è proprio così: Fabrizio Frizzi, morto a 60 anni, ci lascia in “Eredità” il suo più grande sorriso.