che ha realizzato uno studio in cui ha indagato quanto spendono i Comuni italiani per mandare avanti la macchina burocratica, ovvero per far funzionare tutti gli uffici, l’ente e i servizi per i cittadini.
Cioè, in sostanza, quanto sborsano le casse comunali, in media per ogni cittadino, per tutti costi e le spese di amministrazione. Lo studio in questione si riferisce all’anno 2014 (Amministrazione Guido).
E secondo l’indagine, Monteroni ha una spesa procapite (per abitante) di 132euro e 41 centesimi.
Cifre che collocano la Cittadella universitaria al 240esimo posto della classifica dei comuni della regione (su un totale di 258 paesi pugliesi).
Mentre, all’interno della graduatoria provinciale Monteroni è addirittura terzultimo, prima dei due fanalini di coda Carmiano (124, 41 euro a cittadino) e Leverano (121,66 euro procapite), che dovrebbero essere quindi i due centri più virtuosi del Leccese.
Il Comune della provincia e dell’intero Salento che spende di più è invece Melpignano: 794,77 euro per ogni abitante.
Questi i dati, dunque. Ma sulla loro interpretazione ci sono posizioni discordanti. Chi spende meno, sa risparmiare oppure non ha capacità di spesa? E chi spende molto, sperpera o offre servizi migliori al cittadino? E i comuni che costano di più, offrono di più oppure no? In sostanza, è più corretto leggere la classifica al contrario dando merito a chi ha messo meno mano al portafoglio oppure è più giusto ammirare quei sindaci che hanno dato fondo ad ogni risorsa garantendo una migliore qualità della vita ai residenti?