Monteroni alla ribalta nazionale grazie al collegamento in diretta condotto da Gianni Ippoliti da “La Casa della Befana”, l’iniziativa tenacemente ideata e portata avanti dalla “miscela esplosiva” che si è creata dalla collaborazione tra don Giuseppe Spedicato, vulcanico parroco del Sacro Cuore, e il noto pasticcere monteronese Angelo Bisconti.
Quest'anno l'evento ha oltrepassato i confini di Monteroni candidandosi a diventare, come la Focara di Novoli, un momento di coesione territoriale nel segno della solidarietà per tutti i comuni della Valle della Cupa. Numerosi, infatti, sono stati gli appuntamenti nei paesi del Gal: Squinzano, Campi Salentina, Trepuzzi, Novoli... E anche Norcia dove la Befana di Monteroni (LEGGI ARTICOLO) ha portato doni e regali raccolti nel Salento ai bambini del terremoto.
L’innesto della fantasia e della simpatia di Gianni Ippoliti hanno fatto il resto. Il noto conduttore televisivo ha sposato la causa e ha offerto quest'anno anche l’opportunità di diffondere in tutta Italia il messaggio solidale che emana dalla tradizione della Befana, occasione annuale che, ricordando i doni dei magi a Gesù prova a portare il sorriso a grandi e piccini.
Non solo. Ippoliti ha anche lanciato una personale sfida a Babbo Natale (nel video si nota anche il banchetto per la raccolta di firme per il No al personaggio più amato dai bambini di tutto il mondo), a suo dire, come Halloween lontano dalla storia e dalla cultura del popolo italiano. Una battaglia che, tra il serio e il ridicolo, invita a riflettere. La Befana, invece, secondo il comico, è “cosa nostra”. Tant'è vero che ora finalmente ha un volto (Oronza Epifani) e “abita” a Monteroni. Tutto ciò non vuol essere solo un modo per “dare fondamento” a una storia di fantasia ma soprattutto l'invito a pensare ai bambini più sfortunati.
A quelli per i quali il giorno della Befana arriva e passa come un giorno qualunque. Aver diffuso questi messaggi attraverso la rete ammiraglia della televisione di Stato non solo rende merito a chi ha voluto e organizzato tutto ma è soprattutto l'ulteriore dimostrazione che il cuore del Salento non conosce l'indifferenza e, nonostante tutto, batte sempre più forte.