Sono trascorsi infatti ormai due anni dal protocollo d’intesa firmato in Comune, il 13 aprile 2017, dal sindaco e dall’allora direttore generale dell’Asl, Silvana Melli (LEGGI ARTICOLO). Secondo l’accordo votato peraltro all’unanimità dal Consiglio, la struttura sociosanitaria deve sorgere nell’immobile comunale situato alle spalle della Casa dello studente di Monteroni. Il progetto però non si è ancora concretizzato.
E nella missiva il primo cittadino invoca “il trasferimento presso l’immobile comunale di via del Mare della postazione di Guardia medica, insieme agli altri servizi ancora attivi nell’ex poliambulatorio via Einaudi, e l’attivazione di tutte le attività definite dal protocollo”. L’ultimatum di Palazzo di Città detta pure i tempi: la nascita del Centro della salute deve avvenire entro il 30 aprile. Un mese di tempo, dunque.
“In caso contrario, l’amministrazione comunale - avverte Storino - si riserverà l’esercizio di ogni eventuale azione a tutela e salvaguardia del pubblico interesse. Ulteriori ritardi nell'avvio tempestivo dei servizi sociosanitari che la comunità attende da anni recano grave pregiudizio anche all'immagine dell’amministrazione che peraltro, avendo concesso l’immobile in forma gratuita, nel caso di ulteriori rinvii - aggiunge il primo cittadino nella missiva - potrebbe anche incorrere in fattispecie di danno erariale sanzionabili dalla Corte dei Conti”.