Parliamo di Cosimo Paladini, Antonio Pallara e Salvatore Murciato. Tre militari internati italiani, che nei giorni immediatamente successivi alla proclamazione dell’armistizio dell’Italia (8/9/43) pur di non schierarsi dalla parte dei nazisti preferirono essere rinchiusi nei lager tedeschi. Per poi essere torturati ed uccisi poco tempo dopo.
E in tutto ciò, l’artista tedesco Gunter Demgig ha ideato davvero un modo particolare per commemorare questi speciali militari. Ponendo una pietra d’inciampo di fronte all’edificio dove le vittime hanno vissuto. Un’iniziativa che è stata accolta da vari Paesi del mondo. Dal 1995 son stati posati infatti ben 62.000 sampietrini.
Durante l’evento, curato dal professore Dario Chiriatti e dall’associazione “Casello 13”, insieme ai comuni di Monteroni e Copertino (che a sua volta ha aderito all’iniziativa per il secondo anno dedicando una pietra d’inciampo ad altri sei internati), l’associazione Arma Aeronautica e la regione Puglia, è stato perciò riservato un momento di riflessione per i tre monteronesi eroi. Il tutto alla presenza anche dei ragazzi degli istituti scolastici di Monteroni ed del gruppo bandistico “Maestro Rocco Quarta”.
Presente anche il sindaco Angelina Storino, che ha espresso così la sua soddisfazione per la realizzazione della manifestazione: “E’ importante ricordare il sacrificio di questi uomini – afferma il primo cittadino - che hanno subito la deportazione e la morte e per sollecitare la riflessione e l’impegno continuo nella difesa dei diritti umani, della libertà e dei valori democratici. Con un evento coinvolgente e commovente,
a partire da oggi, un sampietrino è collocato tra le altre pietre pavimentali vicino alla loro casa, inciso con il loro nome e poco altro, secondo un’idea dell’artista Gunter Demnig, avviata dal 1995 a Colonia.
Si tratta di un’iniziativa importante soprattutto a livello morale, perché resti indelebile nella nostra memoria il valore e l’impegno di questi uomini”.
Le pietre d’inciampo sono state posate vicino alle abitazioni delle vittime: in via Filiberto, via San Michele Mocavero e via XXI Aprile. Tra la folla erano presenti anche alcuni parenti delle vittime. Un giorno particolare per loro e per tutta Monteroni.
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