Lo “scherzo da papa”. Don Marcello il giorno dopo: e chi mai avrebbe potuto pensarlo?

È bello il risveglio dopo una sorpresa così grande. Da fare aumentare a mille le palpitazioni. È il ritratto di don Marcello alle prime luci del giorno dopo. Non crede ancora ai suoi occhi

nel raccontare un “regalo” impossibile da aspettarsi, una strenna che lo stesso protagonista, Papa Francesco, il dono in carne e ossa, ha definito “uno scherzo da papa” (se si aguzza l’orecchio lo si può sentire dalla sua voce anche nel filmato del Tg2000). “Un prete gli ha chiesto - rivela il vescovo monteronese – ‘ ma Santità è proprio lei?’. E lui: ‘era il minimo che potessi fare per il vostro vescovo’”.

Si potrebbero racchiudere in queste poche parole le emozioni vissute ad Albano ieri, 22 dicembre, giorno del 70° compleanno di mons. Semeraro. “Ero all’oscuro di tutto – riferisce Semeraro -. Oltretutto il Papa, probabilmente per sviarmi, mi aveva già mandato un pensiero augurale con largo anticipo. Chi mai avrebbe potuto immaginare che…”. "Dopo la messa – riprende nel racconto - celebrata con tutto il personale della curia ci siamo spostati nel refettorio per scambiarsi gli auguri di Natale durante il pranzo e occasionalmente ciò accade quasi sempre nel giorno del mio compleanno. Ho preso posto e mentre iniziavano a servire l’antipasto mi sono accorto di una certa confusione davanti alla porta d’ingresso della sala. Ho visto spuntare la testa, visto che è il più alto di tutti, del capo della gendarmeria e fra me e me ho pensato ‘avranno invitato anche lui?’ Ma più guardavo e più mi rendevo conto che stesse per accadere qualcosa. Ho intravisto una figura bianca ed ho iniziato a ‘mangiarmi la foglia’. Gli ospiti non si alzavano per fare posto alle portate ma a Papa Francesco in persona”. L’abbraccio della sorpresa ha dato inizio ad un pranzo indimenticabile e ha coronato una giornata che non potrà più sbiadirsi nemmeno col passaggio inesorabile del tempo.

Il Papa si è fermato per qualche ora anche dopo aver mangiato la grande torta a forma di numero settanta e aver brindato con tutti i presenti fortunati. “Mi è dispiaciuto – chiosa don Marcello – per qualche amico venuto da molto lontano che, dopo aver concelebrato con me, alla fine della messa è voluto tornare di corsa ai suoi impegni pastorali”.

TgMonteroni rinnova gli auguri (con un comprensibile pizzico di invidia per i pochi privilegiati di Albano) a don Marcello unendo anche la speranza per un Natale che sia per tutti, come egli ha già detto nel suo messaggio, un Natale che sia per tutti noi memoria e vocazione.

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