Due sono stati i propulsori qualificati che hanno animato la suggestiva serata coinvolgendo il numeroso pubblico intervenuto mediante la loro passione e professionalità. “Il Premio «Ricerca e Innovazione» rappresenta, ormai, una consuetudine nel nostro panorama culturale. La Città di Monteroni è da diversi anni impegnata nella realizzazione di un canale privilegiato con l’Università del Salento con un serio progetto di premialità nei confronti dei suoi studenti. Intendiamo proporre il nostro Palazzo Baronale come sede istituzionale in cui si possano discutere le tesi di laurea delle tante facoltà presenti nell’Ateneo e si possano tenere importanti convegni legati al mondo universitario sia a livello nazionale sia internazionale” così la sindaca Angelina Storino ha voluto porre l’accento sull’impegno della sua amministrazione allo scopo di favorire ulteriori collaborazioni con l’Università del Salento, coadiuvate dall’Accademia di Belle Arti e dal Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce, indispensabili centri di formazione artistica e musicale.
Il vincitore quest’anno è stato Valerio Micaroni (classe 1990) che ha conseguito la laurea magistrale in “Coastal and Marine Biology and Ecology” con voto 110/110 e lode, discutendo la tesi in lingua inglese: Project “Biodiversity Mare Tricase” A biodiversità inventory of the coastal area of Tricase (Lecce, Italy) in the Otranto Channel. Micaroni, in esclusiva per Tg Monteroni, ha voluto esprimere la sua soddisfazione: “Sono lieto e commosso per essere stato selezionato come vincitore del Premio ricerca e innovazione 2017. La soddisfazione più grande é che sia stato scelto un tema ambientale come la biodiversità marina. In un territorio come il Salento, dove natura e cultura fanno da padroni, la valorizzazione e la protezione degli ecosistemi marini devono essere un paradigma per il futuro. La mia ricerca mi ha fatto scoprire che nei mari del Salento si cela un immenso tesoro che merita di essere studiato e fatto conoscere”.
È stata conferita anche una “Menzione speciale” a Tommaso Galiotta, che ha conseguito la laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza con la tesi in “Agrofarmaci ed Ecotossicologia” dal titolo “Diserbo in no crop site: problematiche e soluzioni” con 110/110 e lode, con menzione di gaudio accademico e pubblicazione della tesi, segnalato dal Comune di Martano.
La seconda parte della serata ha riservato altre emozioni scaturite dai suoni emersi da un pianoforte. Danilo Rea, considerato dalla stampa specializzata “il pianista del jazz italiano attuale”, ha presentato brani del suo ultimo lavoro “Notturno” ed è riuscito ad emozionare il pubblico attento e silenzioso. Le sue “incursioni” attraverso le intense pagine della musica classica si sono rivelate particolarmente dinamiche ed accattivanti; così è stato per il Notturno di Chopin in Mib Op.9 N.2 in cui il suo spirito “improvvisativo” s’intrecciava con la composizione originale al fine di rendere il brano unico e forse irripetibile.
Così, Danilo Rea, si è espresso in esclusiva per Tg Monteroni: “Sono strafelice di essere di nuovo al «Locomitive» perché ho partecipato nel gruppo di Giovanni Tommaso alla prima edizione di questo festival; poi tornai con Gino Paoli. Ormai questa è la terza volta ed è sempre molto bello. Questa è una cornice molto suggestiva e spero di fare un buon concerto poiché per l’ottanta per cento è improvvisato. C’è una grande dose d’improvvisazione ma credo che se il luogo fa il concerto questo è il luogo adatto”. La serata del Premio si è conclusa accarezzando i suoni di Rea, una piacevole sensazione che difficilmente evaporerà nel corso di questa calda e meravigliosa estate.