Il giovane militare morì in un incidente stradale, nei pressi di Monopoli, mentre si stava recava al lavoro insieme ad altri commilitoni, tutti di stanza al 7° Reggimento bersaglieri di Altamura.
Dopo una missione in Kosovo, Antonio era in procinto di partecipare ad un’altra spedizione di pace in Libano.
Un lutto che ha colpito un intero paese: un dramma difficile da cancellare, che ha portato via un giovane che ha lasciato il segno per la sue doti umane, per la sua semplicità e cordialità. Per il suo sorriso solare e il suo amore per la divisa.
Venerdì 26 maggio, alle 17,30, nella Chiesa Madre di Monteroni sarà celebrata una messa di suffragio. La comunità si stringerà attorno ai familiari, ai genitori Silvio e Franca, alla sorella Angela. Ma insieme ai parenti e agli amici di sempre, ci saranno anche i commilitoni.
Alla cerimonia è prevista infatti anche la presenza di numerose associazioni dei “Bersaglieri” che giungeranno da ogni parte della regione per rendergli un doveroso tributo.
Intanto, tra i molti che non dimenticano la passione e il grande cuore di Antonio (anche lui tifosissimo del Lecce) ci sono pure i supporter giallorossi. E mercoledì sera, proprio nel giorno del sesto anniversario della tragedia, sugli spalti dello stadio “Via del Mare”, in Curva Nord, durante la partita playoff Lecce-Sambenedettese, è apparso uno striscione caloroso e commovente: “Antonio, canta con noi”.