Nuova donazione di organi: in campo l’equipe del “Fazzi” guidata dal dottore De Rosa

Al “Fazzi” nuovo prelievo multiorgano: donati fegato e reni di una 51enne. A capo dell’equipe l’anestesista monteronese Filippo De Rosa. Il medico è in prima linea nelle vesti di coordinatore locale per il prelievo e il trapianto di organi.

Nella giornata di ieri si è rimessa in moto la macchina della solidarietà: un gesto che ha tramutato un dramma in speranza di vita per altre persone.  Una donna di 51 anni, di origini campane, colpita da un'emorragia cerebrale, purtroppo non ce l’ha fatta. E i suoi familiari hanno deciso di donare fegato e reni. Era stata ricoverata in gravi condizioni al “Vito Fazzi” il 4 maggio scorso. I medici hanno provato in tutti i modi a salvarla sino a quando, ieri mattina, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. È partito così l’iter per certificarne la morte cerebrale e, una volta acquisita l’autorizzazione dei familiari, è stata avviata anche la macchina per verificare la compatibilità degli organi e attivare i Centri Trapianto.

Un percorso lungo e complesso che ha messo ancora una volta alla prova le professionalità del reparto di Rianimazione del “Vito Fazzi” e della sala operatoria, chiamate ad un impegno straordinario per dare seguito al gesto di generosità e umanità dei familiari che, di fronte ad un dolore così grande, non hanno esitato un attimo nel compiere una scelta di altissimo valore civico. La catena della solidarietà si è così trasformata in una nuova possibilità di vita per altri pazienti, in attesa di trapianto a Bari e in altri centri, dove sono stati trasportati i preziosi organi a conclusione, in nottata, delle operazioni nel blocco chirurgico.

«Il nostro lavoro - fanno sapere Giuseppe Pulito, primario della Rianimazione e Filippo De Rosa, coordinatore locale per prelievo e trapianti - non potrebbe alimentare la speranza di nuove vite senza la consapevolezza dell'importanza e la volontà di donare delle persone. È per questo che, ogni volta, ribadiamo la nostra profonda stima e gratitudine per chi è capace di slanci così generosi, perché grazie a questi “semi” diviene più feconda la cultura del dono».

Si tratta del settimo prelievo d'organi portato a termine con successo nell'Asl di Lecce quest'anno, il sesto nel Presidio ospedaliero “Vito Fazzi”, sempre più punto di riferimento per l'intera Puglia.

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