È salentino di Specchia ed è un sacerdote vocazionista che vive e opera a Roma dove, oltre a servire una comunità parrocchiale, ha fondato sulla Giustiniana, in una villa confiscata alla banda della Magliana, la Comunità “Opera Don Giustino” (la Onlus si ispira agli insegnamenti del fondatore dei Vocazionisti, don Giustino Russolillo) per accogliere gli emarginati, gli esclusi, i rifiutati dalla società. Soprattutto i ragazzi difficili.
Per raccontare la sua vita e dare testimonianza di un vissuto all'insegna della lotta all'illegalità e al servizio dei poveri, don Antonio torna nel Salento - da dove è partito nel 2000 per seguire la sua vocazione dopo aver lavorato da operaio in una fabbrica di scarpe di Tricase – e si ferma a Monteroni.
L'Istituto Comprensivo I Polo, diretto dalla preside Maria Rosaria Manca, ha organizzato un incontro con don Antonio cui parteciperanno alcuni alunni di quinta primaria e due classi terze della media. Il sacerdote si intratterrà con i ragazzi per parlare di legalità e cittadinanza attiva.
L'appuntamento è fissato per venerdì 16 dicembre alle 10,15 nell'Aula Magna della scuola primaria di Via Mazzini. Dopo i saluti della dirigente scolastica e della sindaca Angelina Storino interverrà don Antonio Coluccia.
Un mattone importante nella costruzione della cultura della legalità può metterlo proprio la scuola. E la testimonianza di chi ogni giorno fa i conti con l'ingiustizia mettendo a rischio la propria vita è lo strumento migliore per educare alla giustizia e al rispetto della legge. Per Monteroni una risposta di significato e di senso - in un momento di tensione sociale e di preoccupazione per la sicurezza del territorio e dei cittadini - che incoraggia a guardare al futuro con fiducia e ottimismo.
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