“Nella perfida terra di Dio”, la penna di Omar Di Monopoli e il suo libro a scuola

Si è tenuta venerdì scorso presso l’aula magna della scuola primaria “De Amicis” di Monteroni la presentazione del libro ”Nella perfida terra di Dio” dello scrittore salentino Omar Di Monopoli, presente all’iniziativa.

Numerose sono state le persone che hanno partecipato all’evento culturale che ha dato un degno riscontro di quanto tutta la comunità monteronese sia sensibile all’arte ed alla letteratura in particolare. Dopo un breve saluto da parte di Maria Rosaria Manca (dirigente dell’istituto comprensivo primo polo “S. Colonna”) è stata la volta di Luca Bandirali (docente dell’Università del Salento) che ha discusso con l’autore dell’opera edita da Adelphi Edizioni.

“Nella perfida terra di Dio” è un romanzo che congiunge le vite di un gran numero di personaggi: Tore Della Cucchiara, un criminale che sospinto dal desiderio di vendetta fa ritorno a Rocca Bardata, paese immaginario dell’Alto Salento; suo suocero mbà Nuzzo, folle predicatore; Carmine, detto Capumalata, un tempo socio di malaffare di Tore ed adesso suo acerrimo nemico; e ancora: l’ambiziosa suor Narcissa, il disadattato Agostino, i due figli di Tore (Gimmo e Michele). Negletti le cui vite trascorrono amorfe, prive di ogni orizzonte ed in balia di una brutalità orba: “Dio non c’è. Siamo soli. Viviamo come capita e poi tutto finisce. Non c’è altro”, sono le tristi considerazioni di Antonia, la compagna di Tore inspiegabilmente scomparsa.
La peculiarità della penna di questo narratore è proprio nella mescolanza di neologismi e gergo, nell’abilità a far agire i suoi personaggi, più che a descriverne i vari stati d’animo. Un esperimento di narrativa che merita di essere conosciuto.

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