La giornata di ieri le ha restituito non solo la giusta visibilità ma soprattutto la garanzia che nella mente e nel cuore delle generazioni future il suo nome possa suscitare almeno un pizzico di curiosità. Don Salvatore Colonna è finalmente entrato nella storia e ora non c'è pericolo che qualcuno se ne dimentichi. Con buona pace di chi non sa che non è la prima volta che un'istituzione scolastica dello stato laico venga intitolata a un sacerdote. Pedagogista peraltro.
Lo stesso Ignazio Falconieri era un prete. E Monteroni gli ha dedicato un plesso scolastico e addirittura la piazza centrale del paese. Il luogo nel quale laicità e sacro si incontrano in un connubio perfetto. Nell'agorà dell'identità locale e del vivere civile.
Il 2 maggio 2017 resterà una data importante per Monteroni. Il merito va alla dirigenza e a tutta la comunità scolastica (famiglie comprese) del nuovo Comprensivo “S. Colonna”. La sua presenza sulla targa d'ingresso sarà un motivo in più per conoscere di più e meglio questo studioso che in campo pedagogico, con la teoria della “società educante”, ha aperto orizzonti nuovi nelle scienze dell'educazione moderne.
Nelle foto (la gran parte sono scatti di Rodolfo Pati) tutti i protagonisti della giornata: il cardinale Salvatore De Giorgi, il sindaco Angelina Storino, l'arciprete Adolfo Putignano, il procuratore Rosario Colonna, la dirigente scolastica Maria Rosaria Manca, l'assessore Sonia Martino, don Gigi Manca e il prof. Nicola Paparella. E poi gli insegnanti e il personate tutto della scuola. I ragazzi e i bambini. Le loro famiglie.
A loro la gratitudine per aver contribuito a scrivere questa gran bella pagina di civiltà che la Monteroni di oggi lascia in eredità a chi verrà.
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