con Pio Panarelli, archeologo, specializzato in archeologia classica e socio dello spin-off “A.R.Va.” (Archeologia Ricerca e Valorizzazione) sempre presso l’Università del Salento. L’interessante iniziativa si è svolta presso il sito Archeologico Rudiae dove il Panarelli - con altri suoi colleghi come Francesco D’Andria (direttore scientifico), Dario Sergio Corritore, Caterina Polito, Alessandro Monastero - ha riportato alla luce un anfiteatro di notevoli dimensioni (85 x 50 metri) con una capienza di circa 8000 spettatori.
L’archeologo ha voluto ribadire la sintesi del suo lavoro: “Alcuni ritrovamenti hanno permesso di stabilire con certezza che l’anfiteatro è di epoca traianea (II sec. d.C.), esattamente un secolo dopo rispetto alla simile struttura (periodo augusteo) presente in piazza Sant’Oronzo, a Lecce”. Lo studioso ha aggiunto: “È stato molto importante comprendere i resti di un’epigrafe dedicatoria la quale ricordava il finanziatore della struttura, prassi usata nell’antichità”. In realtà si tratta di una donna, Otacilia Secundilla, figlia di Marcus Secundus Otacilius che ricopriva il ruolo di governatore di Rudiae.
Tali scavi hanno evidenziato che l’anfiteatro è stato realizzato al centro del precedente insediamento messapico data la presenza di una dolina naturale che ha reso più facile la realizzazione e che, a differenza di quello di Lupiae, è a struttura piena poiché la cavea è stata costruita su un riempimento di pietre e terra. Panarelli ha fatto emergere, inoltre, la competizione sorta fra le due città Lupiae e Rudiae che ha opportunamente sviluppato la vita sociale e commerciale dei due centri. I docenti, al termine della visita ed entusiasti dell’esperienza vissuta, hanno voluto segnalare l’urgenza di aprire al grande pubblico tale “bellezza naturale” e diffonderla su tutto il territorio nazionale. L’incontro è stato organizzato dall’Istituto comprensivo Primo Polo di Monteroni all’interno del corso di formazione per docenti “Paesaggi di bellezza…attivazione degli apprendimenti”, con il patrocinio della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro d’Italia, Consolato Provinciale di Lecce e dell’Università del Salento; l’iniziativa è stata curata dalla segreteria organizzativa coordinata dalla professoressa Patrizia Carignani.
