La cerimonia di intitolazione del parco si è svolta domenica mattina: in un giorno alquanto simbolico e cioè al culmine della festa di Maria SS. Ausiliatrice, protettrice del rione, titolare della comunità e dell’omonima chiesa parrocchiale fondata proprio da don Carmelo nel secondo dopoguerra.
La targa commemorativa è stata scoperta dall’attuale parroco don Giorgio Pastore, dal sindaco Angelina Storino, dallo storico Gino Giovanni Chirizzi, alla presenza dei parenti del sacerdote e del comitato festa presieduto da Mauro Madaro (le foto della cerimonia pubblicate in questo articolo sono di Marcello Cuna).
Fondatore e primo parroco della comunità dell’Ausiliatrice, don Carmelo fu in prima linea (anche fisicamente) nell’edificazione della chiesa di piazza Candido. Parroco orgogliosamente di periferia, sempre al fianco della sua gente con una silenziosa e incisiva missione sociale e pastorale. Prete poco avvezzo ai fronzoli e ai riflettori, raffinato teologo ed anche grande viaggiatore, don Carmelo fu padre spirituale e punto di riferimento per intere generazioni. Gli arcivescovi di Lecce che si sono succeduti nel corso di mezzo secolo lo hanno definito un “padre costituente della comunità di Monteroni” nonché un “costruttore di edifici spirituali”: una pietra angolare della comunità cittadina, un pezzo di storia quindi della monteronesità.
Istituì inoltre l’oratorio e l’Azione cattolica parrocchiale. E negli anni ’70 fu l’ideatore della nascita di RadioEmme, che trasmetteva proprio dal campanile della chiesa. E dopo aver passato la mano, per limiti d'età, nella guida della parrocchia, si dedicò al recupero e alla valorizzazione del santuario della Madonna di San Fili. Morì il 17 novembre 2010, alla soglia dei 102 anni. In occasione del suo centesimo compleanno fu omaggiato dal Comune di Monteroni con una medaglia d’oro, mentre dal Vaticano giunsero gli auguri personali dell’allora pontefice Benedetto XVI. L’intitolazione del parco di via Fiume è il primo segno visibile di riconoscimento e gratitudine da parte della città per l’opera che don Carmelo ha svolto nella sua vita.