Si è spenta a 89 anni. E i funerali si svolgeranno alle 17 nella chiesa Madre di Monteroni, che l’ha vista sempre in prima linea nel dono di sé agli altri. Una vita spesa a favore dei malati, degli anziani e dei bisognosi.
Assistente di studio presso rinomati ambulatori medici, quando il termine neppure esisteva, è stata tra le fondatrici dell’Avo (Associazione volontari ospedalieri) di Lecce, sostenuta e incoraggiata dal compianto don Gaetano Quarta.
Ha portato avanti la sua missione nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Vito Fazzi, dove, sempre benvoluta dai sofferenti e altamente apprezzata dal Primario, dai medici e dagli infermieri, offriva la sua collaborazione.
Come racconta il medico Gialma Carlà, “per raggiungere l’ospedale, impresa ancora oggi non agevole, soprattutto per chi è sprovvisto di un suo mezzo di trasporto, percorreva lunghi tratti di strada a piedi o, a sue spese, remunerava chi la conducesse in automobile e questo per molti anni finché le forze fisiche l’hanno sostenuta. Da sempre generosamente impegnata nella comunità parrocchiale ha servito come Ministro straordinario della Comunione per numerosi anni accanto ai malati e agli anziani”.
E fino alla fine è stata “attiva nella Caritas Parrocchiale a sostegno delle famiglie più povere del suo paese. La sua vita è stata segnata da profonda spiritualità e intensa preghiera”. Valori che l’hanno indirizzata al servizio del prossimo. Un esempio, una limpida testimonianza di vita. “Un punto di riferimento certo per chiunque voglia che la fede religiosa non si trasformi in sterile autocompiacimento”, sottolinea Carlà.
Lo scorso 8 marzo, in occasione della festa della donna, la sezione monteronese di “Fidapa” le ha tributato un riconoscimento. Un piccolo segno per una grande donna, amica degli ultimi e dei sofferenti.
