TgMonteroni lo ha voluto incontrare per parlare con lui di quest’ultimo lavoro e della sua passione per i musical. Iniziamo col dire - attacca il don - che è da 24 anni che compongo musical, prima a livello amatoriale con i giovani della parrocchia di Melendugno, di San Pio e di SanLazzaro a Lecce e a Novoli, fino ad esordire a un livello più professionale a Roma, con il grande progetto “Non abbiate paura” il musical sulla vita di San Giovanni Paolo II presentato in prima mondiale presso l’Auditorium di via della Conciliazione a Roma dal 21 al 24 aprile 2014, in occasione della canonizzazione del grande Papa Karol Wojtyla.
Ma da cosa nasce l’idea del musical e con quale obiettivo?
Il mio intento è quello di avvicinare la Chiesa alle nuove generazioni e viceversa, attraverso attività di per sé coinvolgenti, educando a donare con semplicità e amore i talenti che ciascuno ha ricevuto sottraendoli alla tentazione del godimento individualistico. Da piccolo mi domandavo come mai in tutte le parrocchie ci fosse un teatro e ciò mi ha fatto capire che in realtà il teatrino parrocchiale nasce proprio dall’esigenza di comunicazione. Un ragazzo, che vive situazioni particolari, attraverso la recitazione e stando insieme con gli altri può superare problematiche personale, e può mettersi in discussione . Inoltre, io credo, che nel teatro possiamo ricevere consensi o critiche e questo ci porta a mettere a nudo noi stessi di fronte alla verità di quello che è il parere del pubblico in sala.
Nelle sue opere ha sempre presentato luminosi modelli di vita…
Mi piace l’idea di portare in scena attraverso il musical la storia di uomini e donne santi, esempi di vita che rispondono ad una chiamata, realizzano un progetto, si donano agli altri. Spesso questi fratelli maggiori nella fede vengono visti come totalmente distanti da noi, quasi come predestinati alla santità, dimenticando forse che sono come noi , forse meno difettosi, o forse solo più coraggiosi di noi. Negli anni passati ho portato in scena figure come Madre Teresa, Francesco, Chiara di Assisi, ma sentivo dentro di me che mancava qualcosa. La risposta l’ho trovata in questi mesi.
Come nasce questo nuovo musical dedicato ai giorni della passione e della morte di Gesù?
“Processo all’Innocente” è una grande scommessa con me stesso. Spesso restiamo senza parole di fronte al mistero del dolore, dell’ abbandono, del tradimento, del rinnegamento, della consegna, del giudizio, della condanna, della prova , della morte. Ma se ci fermiamo un istante, ogni giorno ognuno di noi, vive queste situazioni. Attraverso questo lavoro vorrei consegnare allo spettatore questa chiave di lettura: la passione di Cristo è una strada a doppio senso , attraverso la croce siamo stati portati a Dio e Dio è stato portato a noi. Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori. Egli non è venuto per aiutarli a salvarsi, né indurli a salvarsi, e nemmeno per consentire loro di salvarsi. Egli è venuto per salvarli! Quindi senza Gesù non c’è salvezza! Non c’è un raggio di speranza! Nella presentazione del cd e nella rappresentazione di questa nuova opera teatrale ho voluto sottolineare questa verità con temi musicali pop e contemporanei.
Cosa è importante nell’arte del teatro?
Quando si scrive un opera in teatro la cosa più importante è toccare il cuore della gente. Una frase in particolare porto sempre nel mio cuore. Ed è un pensiero del grande regista e coreografo Gino Landi che assistendo alla “prima” del musical “Non abbiate paura”a Roma ,venendo nei camerini a congratularsi con l’intero cast, accostandosi a me mi bisbigliò nell’orecchio “Sei un incosciente! Poi sorridendomi aggiunse: scrivi, crea i tuoi personaggi e sogna, emozionandoti come un bambino e magari gioisci e piangi pure, ma il giorno in cui non sentirai più nulla dentro il tuo cuore, scendi dal palco e chiudi il sipario”.
Ci sono altri progetti per il futuro?
Certo, come si dice spesso “l’appetito vien mangiando” e dopo “Non abbiate paura” mi sono cimentato a scrivere una trilogia "Frammenti di vita... su un palco" edito da Milella, dove spiego alle nuove generazioni che cos'è per me il teatro. In questa trilogia ho messo 4 testi: un musical che ho scritto e recitato personalmente "Un'alba per noi", poi come secondo testo "Non abbiate paura", dove racconto la storia di Papa Giovanni Paolo II, e nella terza parte "Processo all'Innocente". "Processo all'Innocente" appartiene al terzo capitolo di questo percorso che si concluderà poi con un altro filone che sarà quello di presentare un musical sulla figura di S. Agostino che spero possa realizzarsi il prossimo anno.
A questo punto non ci resta che farle un grande in bocca al lupo per tutti i bei progetti che ci ha anticipato!
Viva il lupo, grazie e a presto! Vi aspetto tutti mercoledì12 aprile 2017 in Teatro per la prima di “Processo all’Innocente”.