Ebbene, arriva Natale con i suoi segni e i suoi simboli. Che raccontano... Raccontano - molto meglio di una ricerca sociologica - di un sentire troppo lontano dalla verità, dall'essenziale e dalla storia. Sconfessano le ipocrisie di chi si inchina, togliendosi il cappello, alla fede dei padri. Inchiodano le incoerenze nascoste dietro superficiali pratiche prive di sostanza.
Maestoso. Imponente. Bello rosso. È il babbo-albero di Natale che dall'alto sovrasta, 'osserva' e 'controlla' per queste feste Piazza Falconieri. È coerente col Natale? Certo che è coerente! E soprattutto è coerente con l'altro Natale, quello dei luccichii e delle apparenze. Con quel Natale che prova a cancellare la profondità del mistero. Con quel Natale che va di moda e se ne infischia della verità proprio in tempi in cui in tanti invocano - senza senso - il ritorno alle radici, alle tradizioni, alle origini.
Siamo sicuri che passando da Piazza Falconieri i bambini riconosceranno il vero Natale? Ne scopriranno le autentiche radici? Saranno capaci di leggerne il significato gravido di storia?