Una lunga storia che ha rappresentato la chioccia di musicisti e di giovani talenti, nonché il punto di riferimento di generazioni di ragazzi. A guidare il gruppo di fondatori due nomi in particolare: l’allora parroco dell’Ausiliatrice, don Raffaele Bruno, e il compianto maestro Rocco Quarta, che diedero al progetto soprattutto una valenza sociale prima ancora che artistica.
Domenica 19 novembre, la comunità festeggerà quindi il 26esimo anniversario della fondazione della banda con una messa che si terrà alle 10.30 nella chiesa dell’Ausiliatrice di piazza Candido. La celebrazione sarà presieduta da don Giorgio Pastore, attuale parroco, nonché presidente onorario dell’associazione musicale parrocchiale. Una ricorrenza che rappresenta il primo compleanno di un “nuovo inizio”, dopo che nei mesi scorsi i “senatori” del gruppo hanno intrapreso strade differenti, dando vita ad un altro sodalizio.
L’attuale direttore artistico del concerto bandistico, nato 26 anni fa, è il maestro Matteo Mazzotta. Mentre Romana Quarta e Emanuela Riezzo sono rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione musicale parrocchiale, che è composta sia dai corsi di formazione che dalla banda, che ha assunto il nome di “Storico gran concerto Maria SS. Ausiliatrice - Città di Monteroni”. Completano l’organigramma Antonio Spedicato (segretario) e Daniele De Pascalis (tesoriere).
La presidente: “Il viaggio continua con l’impegno di rivivere il sogno di un progetto sociale e culturale per le nuove generazioni”.
“Il 18 novembre di 26 anni fa, grazie all’allora parroco don Raffaele Bruno e al grande e compianto maestro Rocco Quarta, che insegnava il suo sapere e impartiva soprattutto lezione di vita, venne data un’opportunità a tutti di intraprendere un percorso sulle più belle note musicali. E tanti giovani seppero cogliere al volo quella chance. Così è cresciuto un gruppo che ha reso possibile il consolidamento della Banda di Monteroni, che si è trasformata ben presto in orgoglio popolare”, affermano Romana Quarta ed Emanuela Riezzo. “Un'associazione, però, non può rinchiudersi nel proprio habitat, ma deve diventare parte integrante di una comunità. Genitori e sostenitori - evidenziano presidente e vice - crearono le fondamenta affinché questo palazzo avesse basi talmente solide per poter continuare nel tempo. E gli altri parroci, don Antonio Perrone, don Carlo Calvaruso e l'attuale don Giorgio Pastore, sono stati degni successori di don Raffaele, che diede alla banda un’impronta sociale e culturale, intravedendo in questa realtà una prospettiva per i giovani monteronesi. Hanno colto fino in fondo l'essere e la missione dell'associazione: un progetto talmente importante e bello - dichiarano i vertici dell’associazione - che non poteva essere ignorato da quanti credono nella musica e nella sua capacità di aggregazione. Il futuro di questo progetto ora è affidato alla dedizione e allo spirito di sacrificio dell’attuale direttore artistico, il maestro Matteo Mazzotta. Ancora una volta, nel 26esimo anniversario della fondazione della banda, la cittadinanza è chiamata a rivivere un sogno che è stato tramandato ai ragazzi di Monteroni. Adulti, giovani e giovanissimi hanno scelto di far crescere artisticamente e culturalmente lo Storico Gran Concerto Bandistico ʺCittà di Monteroniʺ e con loro il viaggio e il sogno continueranno a vivere”, concludono presidente e vice.